Silen
Get a life
Lechia
Nel 4320 dopo alcuni anni di permanenza nel territorio lechiano la Apoptosi Vanya prosegue nel suo vagare sparendo oltre il confine nord ovest in direzione di Hyperpyra. Per quanto Vanya, come tutte le Apoptosi, sia sempre parsa del tutto disinteressata a niente altro che il suo "compito", le fazioni della teocrazia continuano ad interpretare le sue azioni in chiave politica tanto che alcuni si spingono ad affermare che il suo abbandono del territorio nazionale corrisponda a ipotetiche violazioni della legge divina da parte dei governanti in carica. Mentre la politica interna dello stato è lacerata dalle lotte di fazione, una minaccia molto più concreta si profila ad est nella forma di un'orda migrante di pelleverde che in cerca di una nuova casa giunge ai confini di Lechia proveniente dalle desolazioni dell'est. Approfittando delle divisioni interne dei lechiani gli orchi dilagano nella piana di Miskol infliggendo poi una disastrosa sconfitta alle truppe lechiane in una grande battaglia combattuta sotto le mura della capitale Radizow. Sull'onda del successo i pelleverde attaccano la città prendendola d'assalto dopo un breve assedio.
Nel giro di pochi mesi gli invasori hanno decapitato Lechia annullandone le capacità di resistenza; una dopo l'altra le città superstiti si arrendono, spesso senza combattere, ai nuovi dominatori della scena che fondano sulle rovine una nuova entità politica.
Peraltro, l'invasione si rivela meno traumatica del previsto: gli orchi del clan Skullcrusher sono relativamente arretrati rispetto ai lechiani e tendono a sovrapporsi alla civiltà di Lechia assorbendone molti tratti; i suoi capi finiscono persino, un pò per convinzione e molto per opportunismo, ad aderire alla Chiesa dell'Uno garantendosene così l'appoggio. Finisce così, piuttosato ingloriosamente, la storia di Lechia e inizia una nuova fase delle iterazioni geopolitiche del meridione del mondo conosciuto.
Nel 4320 dopo alcuni anni di permanenza nel territorio lechiano la Apoptosi Vanya prosegue nel suo vagare sparendo oltre il confine nord ovest in direzione di Hyperpyra. Per quanto Vanya, come tutte le Apoptosi, sia sempre parsa del tutto disinteressata a niente altro che il suo "compito", le fazioni della teocrazia continuano ad interpretare le sue azioni in chiave politica tanto che alcuni si spingono ad affermare che il suo abbandono del territorio nazionale corrisponda a ipotetiche violazioni della legge divina da parte dei governanti in carica. Mentre la politica interna dello stato è lacerata dalle lotte di fazione, una minaccia molto più concreta si profila ad est nella forma di un'orda migrante di pelleverde che in cerca di una nuova casa giunge ai confini di Lechia proveniente dalle desolazioni dell'est. Approfittando delle divisioni interne dei lechiani gli orchi dilagano nella piana di Miskol infliggendo poi una disastrosa sconfitta alle truppe lechiane in una grande battaglia combattuta sotto le mura della capitale Radizow. Sull'onda del successo i pelleverde attaccano la città prendendola d'assalto dopo un breve assedio.
Nel giro di pochi mesi gli invasori hanno decapitato Lechia annullandone le capacità di resistenza; una dopo l'altra le città superstiti si arrendono, spesso senza combattere, ai nuovi dominatori della scena che fondano sulle rovine una nuova entità politica.
Peraltro, l'invasione si rivela meno traumatica del previsto: gli orchi del clan Skullcrusher sono relativamente arretrati rispetto ai lechiani e tendono a sovrapporsi alla civiltà di Lechia assorbendone molti tratti; i suoi capi finiscono persino, un pò per convinzione e molto per opportunismo, ad aderire alla Chiesa dell'Uno garantendosene così l'appoggio. Finisce così, piuttosato ingloriosamente, la storia di Lechia e inizia una nuova fase delle iterazioni geopolitiche del meridione del mondo conosciuto.