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Teocrazia di Agharti
Il nuovo governo della Teocrazia ha un duro compito davanti a sè, ovvero cancellare la fama di "stato canaglia" guadagnatosi con anni di politica segregazionista e di oppressione religiosa e razziale presso praticamente tutti i suoi vicini. A questo scopo la papessa Giustinia in persona intraprende una missione diplomatica presso la Zungaria proponendosi non solo di migliorare i rapporti fra le due nazioni ma proponendo anche ai minotauri di aiutare a diminuire le tensioni fra i conquistatori e la popolazione fedele ad Asetra (il nome arcaico del Padre Celeste) facendo opera di mediazione. L'umiltà della nuova reggente e la sua offerta come segno di buona volontà vengono bene accolti e così anche le altre missioni diplomatiche intraprese con i Rahonavidi, un pò più difficile risutla ovviamente convincere della buona fede della Tecorazia i nani di Nagrond dopo la recente invasione ma alla fine anche i nani acconsentono alla normalizzazione dei rapporti purchè la Teocrazia si faccia carico di pagare un risarcimento per i danni sofferti dal regno di Nagrond durante la guerra.
Sempre nell'ottica di chiudere una buona volta con le politiche del passato viene emesso une ditto che garantisce la libertà agli schiavi delle razze non umane presenti sul territorio di Agharti. La misura è ovviamente molto popolare fra i neo cittadini che alzano grandi lodi al nome di Gisutinia anche se molto maggiorenti brontolano più o meno rumorosamente riguardo la eprdita della manodopera servile. Una petizione presentata da nobili e maggiorenti al trono di Giustinia, pur sottomettendosi all'editto, richiede che la papessa corrisponda a tutti i padroni deglis chiavi in oggetto un risarcimento monetario per la loro perdita.
Gli sforzi del governo oltre al miglioramento deir apporti internazionali ed alla liberazione degli schiavi si concentrano sul compito di risollevare l'economia dello stato, obiettivo che si eprsegue tramite una nuova apertura al commercio con molte delle nazioni ex-nemiche. Sis egnalano anche alcuni investimenti nella ricerca sia pure di portata limitata.
Il nuovo governo della Teocrazia ha un duro compito davanti a sè, ovvero cancellare la fama di "stato canaglia" guadagnatosi con anni di politica segregazionista e di oppressione religiosa e razziale presso praticamente tutti i suoi vicini. A questo scopo la papessa Giustinia in persona intraprende una missione diplomatica presso la Zungaria proponendosi non solo di migliorare i rapporti fra le due nazioni ma proponendo anche ai minotauri di aiutare a diminuire le tensioni fra i conquistatori e la popolazione fedele ad Asetra (il nome arcaico del Padre Celeste) facendo opera di mediazione. L'umiltà della nuova reggente e la sua offerta come segno di buona volontà vengono bene accolti e così anche le altre missioni diplomatiche intraprese con i Rahonavidi, un pò più difficile risutla ovviamente convincere della buona fede della Tecorazia i nani di Nagrond dopo la recente invasione ma alla fine anche i nani acconsentono alla normalizzazione dei rapporti purchè la Teocrazia si faccia carico di pagare un risarcimento per i danni sofferti dal regno di Nagrond durante la guerra.
Sempre nell'ottica di chiudere una buona volta con le politiche del passato viene emesso une ditto che garantisce la libertà agli schiavi delle razze non umane presenti sul territorio di Agharti. La misura è ovviamente molto popolare fra i neo cittadini che alzano grandi lodi al nome di Gisutinia anche se molto maggiorenti brontolano più o meno rumorosamente riguardo la eprdita della manodopera servile. Una petizione presentata da nobili e maggiorenti al trono di Giustinia, pur sottomettendosi all'editto, richiede che la papessa corrisponda a tutti i padroni deglis chiavi in oggetto un risarcimento monetario per la loro perdita.
Gli sforzi del governo oltre al miglioramento deir apporti internazionali ed alla liberazione degli schiavi si concentrano sul compito di risollevare l'economia dello stato, obiettivo che si eprsegue tramite una nuova apertura al commercio con molte delle nazioni ex-nemiche. Sis egnalano anche alcuni investimenti nella ricerca sia pure di portata limitata.