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Silen

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La Grande Guerra del Sud

Il quinto anno di guerra si apre con l'intervento dell'Unione di Carandor che decide di unire le proprie forze a quelle del Regno della Tempesta per cercare di ricacciare le arpie dal territorio di Minnonar , da anni ormai esposto alle devastazioni delle forze comandate prima da Falka ed ora da Ilias. Divise in due tronconi le forze dell'Unione pianificano di riunirsi con le forze che anche la Tempesta stà inviando da ovest per procedere poi ad una avanzata congiunta, ma fin dalle prime battute si capisce che la situazione non potrà svolgersi nella maniera pianificata...non appena le forze unioniste entrano in Minnonar infatti si trovano di fronte una nazione lacerata dalla guerra civile.

Mentre l'inverno cede il passo alla primavera la tensione non ha fatto altro che aumentare nel regno di Minnonar. Alla vigilia della stagione bellica infine il Consiglio della Corona richiese un incontro con la regina regnante. Nel corso di una udienza drammatica i nobili del Consiglio ricordarono alla regina tutti i fallimenti riportati dalla sua ascesa dal trono, le guerre perse, il territorio perduto, la reputazione infamata chiedendo niente di meno che l'abdicazione della regina Elenwen. al rifiuto sdegnato della regina il Consiglio reagì con un proclama dichiarando Elenwen Elensil deposta dalla carica e avocando i poteri sovrani ad una reggenza nominata dal Consiglio della Corona.
Da qui in poi la situazione precipita: le guardie che la regina invia ad arrestare il Consiglio vengono respinte da un drappello di guerrieri che indossano i colori del Consiglio, palesemente addestrati e preparati in segreto in vista di questo giorno e quando la regina ordina all'esercito riunito ad Almarillan di intervenire il risultato è un ammutinamento che si allarga fino a coinvolgere poco meno della metà dei militari affollati nella città.
Mentre nelle strade di Almarillan i soldati fedeli al Consiglio si scontrano con coloro rimasti fedeli alla regina, in tutte le grandi città del regno la Guardia Nobile, così chiamano sè stessi i sostenitori del Consiglio della Corona, attaccano le guarnigioni reali, riportando alcuni clamorosi successi: le città del sud infatti, terrorizzate dalla atrocità commesse dalle arpie e ormai preda della disaffezione nei confronti della regina che ha trascinato il suo popolo in una guerra disastrosa e ha poi lasciato il sud in balia dell'Impero meridionale, non oppongono alcuna resistenza ai ribelli quando non li aiutano attivamente. Galsinya, Rilmeren e Val Nira dopo pochi giorni innalzano la bandiera della ribellione e sono pressochè perdute per i lealisti che solamente ad Ainatur riescono a sopraffare la Guardia Nobile e tenere la città in nome della regina.
Ad aumentare ulteriormente il caos, nelle regioni di Fanyati e Altamar scoppia una seconda ribellione, anche se da quanto sembra staccata dalla rivolta dei nobili del Consiglio della Corona. Questi ribelli infatti proclamano non solo la propria totale estraneità rispetto agli intrighi della capitale, ma anche la propria intenzione di separarsi completamente dal regno di Minnonar il cui governo centrale, a parer loro, non è più in diritto di rappresentare tutti gli Eldar. Il Movimento Separatista, questo il nome che i ribelli hanno dato a sè stessi, prende rapidamente piede fra la scontenta popolazione eldar facendo proseliti in tutte le classi e non passa molto prima che anche queste regioni siano perdute per il governo centrale. Fortunatamente per le forze dell'Unione i Separatisti non mostrano ostilità verso Carandor che anzi viene vista con simpatia per il suo intervento a favore degli eldar e le forze dell'Unione che entrano a Fanyati dirette verso sud non vengono molestate.
Intanto nella capitale gli scontri proseguono per ben dieci giorni con gravi perdite da entrambe le parti e fra gli innocenti civili finchè in ultimo le forze della regina riescono a prendere d'assalto il palazzo del Consiglio e a darlo alle fiamme; la maggior parte dei nobili riesce però a sfuggire alla cattura e a lasciare la città per rifugiarsi nei territori dove la rivolta ha preso il potere. Qualche tempo dopo il Consiglio della Corona fa nuovamente parlare di sè lanciando un proclama dalla città di Val Nira affermando die ssere l'unico governo legittimo di Minnonar ed esortando tutti gli eldar a riunirsi sotto la bandiera della Guardia Nobile.

Ma il peggio deve ancora venire: non sono passati che pochi giorni dai disordini che la capitale si trova di fronte un imprevisto, e mortale, pericolo. Mentre le armate dei soccorritori si trovano ancora a Sendylimion, a molte leghe di distanza, un'armata immensa giunge da sud, gli esploratori parlano di un numero di 55-58mila guerrieri, un mare di stendardi con le Ali e l'Artiglio dell'Impero meridionale. L'armata di Ilias marcia sulla capitale Eldar con un numero di effettivi molto più alto di quanto ci si attendeva, preceduta dal colossale Arconita, la cui sola presenza getta un'ombra sul campo di battaglia. Anche le illusioni che il nemico intenda operare una semplice diversione o operare un normale assedio sono di breve durata: dopo ilt empo minimo richiesto dai preparativi l'armata parte all'assalto della città, in un mattino avvolto da una fittissima ed innaturale nebbiolina grigiastra che sembra rendere ogni cosa triste e spaventosa. Guerrieri in armatura nera escono dalle fitte nebbie per lanciarsi contro le difese mentre nel cielo plumbeo risuonano le grida delle arpie nella loro lingua natale e piovono frecce mortali; assistiti dalla popolazione e dai superstiti della guarnigione gli eldar si apprestano a resistere nel loro giorno più lungo.

Ma ancora, ancora non è finito l'elenco dei disastri che si abbattono sugli eldar: ad un tratto dalle fitte nebbie, come un incubo che si materializza dal nulla, Shooting Star, l'Antico Drago, emerge dalle tenebre per sputare fuocoe fiamme sulle mura avvolgendo i difensori in una atroce morte rossa mentre le poche e sparse frecce che i terrorizzati eldar dirigono nella sua direzione rimbalzano innocue sulla sua corazza.
Per un tempo che sembra infinito l'Antico Drago imperversa sulla città, sputando fuoco sulle mura, abbattendo torri con la coda e gli artigli, spargendo morte nelle fila dei difensori; il tutto mentre i pugni artigiati dell'Arconita battono e ribattono sulle porte della città mentre il colosso di ferro impegna le sue forze nell'aprire un varco per le forze di terra, interrompendosi solo per lanciare arcane grida che nessun essere vivente dovrebbe essere in grado di fare, tanto meno uno scheletrico costrutto di ferro e acciaio.
La storia un giorno narrerà dell'eroica difesa dei soldati eldar, di come, traditi dai propri nobili e soverchiati da forze immani abbiano resistito coraggiosamente al terrore che veniva dalla terra e dal cielo, di come, perdute le mura e sfondate le porte, abbiano resistito casa per casa facendo pagare un caro prezzo alle soldatesse arpie e ai loro guerrieri schiavarazza; di come la popolazione civile abbia aiutato i difensori in ogni modo possibile prendendo in molti casi le armi cadute ai morti per continuare a combattere...
Invano.

L'ultima resistenza fu, come era da prevedersi, al palazzo reale. Qui gli ultimi difensori degli eldar si radunarono per l'ultima difesa, qui Ilias in persona darà l'ordine per l'ultimo attacco che verrà condotto solamente dai cosiddetti Artigli, una misura, si dice, volta soprattutto ad assicurarsi che non vi sarebbe stata pietà alcuna per gli abitanti del palazzo. Una sola persona uscirà viva dall'edificio al termine dei combattimenti...la regina Elenwen, ferita e sanguinante, trascinata da due guerriere come un sacco di patate di fronte alla comandante degli invasori.
"E' un vero piacere incontrarti, preda." furono le glaciali parole dell'Arpia "Grazie a te, non ho più una sorella. Se fosse stato per te, ne avrei perdute due. Per molto tempo ho sognato di come avrei posto fine alla tua vita, delle sofferenze che ti avrei inflitto...ma in fondo, non è nemmeno colpa tua, sei solamente un'animale feroce, una bestia priva di cervello. Una preda. E come preda verrai trattata."
Alcuni giorni dopo, le foreste attorno ad Almarillan furono teatro di una scena molto particolare. Elenwen Elensil, un tempo regina degli eldar, fu rilasciata nuda e disarmata nelle foreste. Due ore dopo le arpie diedero inizio alla caccia.

Quando fu tutto finito, la testa di elenwen Elensil venne spiccata dal busto ed inviata a Kyrne Lamiya. In nome della Prima e di tutte le Sorelle del Territorio di Caccia Ilias proclamò agli eldar superstiti che l'Exterminatus che pendeva sulla loro razza poteva considerarsi annullato.
Silene aveva avuto la sua vendetta.

7.600 guerrieri e arpie dell'impero meridionale sono caduti nell'assalto alla città. Tutti i difensori Eldar, compresa la guarnigione della città, e poco meno di un quarto della popolazione civile, giacciono senza vita nelle strade e nelle piazze.

Mentre a nord il regno di Minnonar va in pezzi, a sud le armate del Regno della Tempesta tentano di sfondare il fronte in una nuova direzione: mentre l'Armata reale avanza su Rammaj affiancata dalle forze dei naga e dei centauri, la flotta reale, ormai apdrona dei mari, raduna tutte le forze disperse per i mari sbarcandoli in appoggio al tentatiuvo di invasione. L'intenzione è ovviamente quella di combattere su un terreno diverso dalle pianure insanguinate di Loki dove l'esercito di Nilin è trincerato ormai da anni su solide posizioni difensive e in effetti le truppe dell'arpia marciano inevitabilmente incontro alle forze alleate per bloccare ogni eventuale avanzata contro Kyrne Lamiya. Come ogni anno le forze di Nilin hanno ricevuto rinforzi massicci ma gli alleati hanno gettato tutte le loro forze in un vero e proprio "all in" arrivando a sfiore gli 86mila effettivi contro i 66mila guerrieri al comando di Nilin: per la prima volta nella guerra il rapporto truppe sembra essere nettamente a favore degli attaccanti. D'altro canto le forze imperiali comprendono lancieri e truppe corazzate oltre a migliaia di Artigli e Furie e poco meno di ventimila arpie arciere la cui letale rpecisione è ormai ben nota; fra gli alleati solamente la Tempesta può schierare truppe di fanteria pesante in grado di affrontare la potenza grezza degli imperiali mentre le forze naga e centauri sono nettamente più leggere.
Lo scontro inizia con un fitto lancio di magie da entrambe le parti; in particolare il mago delle froze della Tempesta, un elfo giunto appositamente d aMinnonar, lancia una magia di protezione sull'esercito alleato riuscendo così a contrastare, almeno in parte, la magia dei venti utilizzata dalle arpie: un grido di esultanza si leva dai soldati quando le frecce lanciate dal nemico colpiscono infliggendo epsanti danni certo, ma senza la precisione sovrannaturale data dal controllo dei venti; sfortunatamente però le frecce alleate vengono ancora deviate d venti contrari...lo scudo magico riesce infatti a proteggere dalle magie nemiche ma non estende il suo effetto sull'esercito avversario. Lo scontro divempa ferocemente su tutto il fronte, am ancora una volt ai centauri sono i primi ad essere in difficoltà: i tiri dei loro arcieri vengono in massima parte deviati mentre le loro cariche si trovano di fronte un muro compatto di lancieri ...si direbbe che Nilin ha ormai sviluppato una tattica collaudata contro i quadrupedi che sfortunatamente mancano di truppe epsanti con cui contrastare il nemico efficacemente. Dal canto loro i Naga ingaggiano furiosamente il fianco opposto contando sul numero ma anche sull'Aatme: il titano evocato dai fedeli di Krietiva ottiene buoni risultati contro le Furie e le truppe corazzate, compensando la maggiore pesantezza delle forze delle arpie. Al centro invece infuria lo scontro fra la cavalleria pesante imperiale e i corpi degli Artigli avvinti in scontro mrotale contro i fanti di mare e le forze principali della Tempesta.
Lo scontro si protrae per diverso tempo ma sia pure lentamente le forze alleate sembrano guadagnare terreno, specialmente sul fronte tenuto dai Naga che con quasi 10mila fanti leggeri e l'Aatme, pur subendo terribili eprdite, stanno spingendo indietro l'ala imperiale. Sull'ala opposta i mercenari nanici danno buona prova di sè contro lancieri e truppe corazzate mentre al centro i fanti di mare e la fanteria epsante della tempesta si battono alla pari con cavalieri e Artigli.
Mentre gli ufficiali esortano i sodlati a spingere in avanti da un lato e a tenere duro sul fronte opposto, squilli di trombe echeggiano sul campo di battaglia. I soldati sudati e impolverati che riescono a trovareun istante per tergersi la fronte e controllare la causa di tanto frastuono sentono un brivido correre lungo la schiena...improvvisamente l'esercito reale di Britannia si è amterializzato sul campo di battaglia, in perfetto ordine. File e file di cavalieri, crociati, arcieri freschi e pronti alla battaglia. Mentre gli stendardi garriscono al vento, i cavalieri abbassano le lance e caricano...centrando in pieno lo schieramento alleato!
Quali che siano stati i diverbi che sono intercorsi un anno fa fra Britannia e l'Impero essi sono stati risolti, a quanto sembra, e le forze britanniche hanno ripreso il loro posto a fianco delle forze imperiali, non un momento troppo presto. L'effetto della carica britannica cambia le sorti della battaglia: tremila cavalieri britannici si abbattono contro i emrcenari nanici infliggendo gravi eprdite e tentando una manovra di aggiramento per colpirli alle spalle mentre settemila fra fanti epsnati e crociati convergono al centro contro i fanti di mare della tempesta facendo a pezzi persino i Trent evocati dal mago elfico nel tentativo di sfondare il centro nemico; arcieri e fanti leggeri bersagliano l'Aatme, il quale dopo essersi ben comportato contro le truppe pesanti delle arpie si trova inopinatamente in difficoltà contro le unità più leggere.
Vedendo sfuggire quella che sembrava ormai una vittoria assicurata gli alleati raddoppiano gli sforzi, ma invano; debbono anzi guardarsi dal centro nemico che già considerevolmente forte è ora passato al contrattacco mentre sull'ala mercenari e centauri reggono con difficoltà. E tuttavia gli imperiali esausti non riescono a loro volta a sfondare.
Quando dopo un giorno e una notte di combattimenti i due eserciti finalmente si separano non è perchè si sia giunti ad una conclusione ma perchè semplicemente, uomini , naga, centauri e arpie, non riescono letteralmente più ad alzare la spada, o correre o volare, o anche solo strisciare. Lentamente, di comune accordo, le due armate si separano dopo l'ennesima, inutile carneficina ma il rimpianto maggiore è certamente quello delle truppe alleate mai così vicine ad ottenere la vittoria.
Senza precedenti le perdite dei due eserciti: 23,000 morti fra gli alleati, 18,500 fra le forze dei due imperi.
 
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Silen

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La Guerra Fratricida dei Pelleverde

Dopo un andamento molto lento con diversi momenti di stallo e caute manovre, il conflitto fra Orchi e Goblin sembra prendere una nuova direzione. Dopo anni di sforzi la Waaagh sembra essere riuscita, se non a sopprimere del tutto, almeno a tenere sotto controllo la rivolta degli schiavi. Presidi piazzati in tutte le regioni infestate dai rivoltosi danno la caccia alle bande di schiavi riducendone lentamente ma costantemente il numero mentre i nuovi reclutamenti portano anche l'esercito campale a forza sufficiente per tentare di riprendere la guerra di manovra. Per prima cosa le forze della Waaagh marciano verso Khas Naradak con l'intento di spezzare l'assedio. La battaglia che segue è accanita in quanto le forze della Nuova Orda e dei suoi alleati del Lupo Bianco non hanno alcuna intenzione di abbandonare le proprie posizioni. Lo scontro purtroppo per la Waaagh si dimostra più difficile del previsto: la fanteria corazzata degli orchi apre grandi vuoti nel centro dell'esercito della Waaagh e anche se Cavalcalupi e Arachnoroch ottengono buoni successi sulle ali(specialmente contro le forze del Lupo Bianco) alla fine il centro goblin cede di schianto causando la rotta dell'intera armata. I goblin lasciano sul campo oltre 5000 caduti contro i 3150 orchi ma c'è da dire che i goblinsembrano in grado di riempire i vuoti delle proprie file molto più facilmente che non la Nuova Orda.
 

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Regno di Centaurestria

Mentre le forze reali continuano l'estenuante conflitto contro le forze dell'impero meridionale, i centauri continuano gli sforzi per riportare sotto la propria influenza la regione della Piana Ventosa continuando a dispiegare aiuti e cercando di giustificare gli avvenimenti disastrosi di due anni prima. Le scuse dei centauri vengono prese senza troppa convinzione dai nativi, d'altro canto però gli aiuti concreti per ripristinare i danni subiti durante l'incursione sono innegabili e i rapporti migliorano. Parallelamente i centauri continuano l'invio di ferro alle arpie del Picco Rosso riuscendo così a mantenere la pace sul fronte orientale.
Vengono ovviamente reclutati diversi reggimenti, come avviene ormai da alcuni anni, mentre vengono riportati a pieno organico alcuni reggimenti che avevano subito in combattimento perdite assai pesanti e che erano stati lasciati indietro proprio per questo scopo. Viene anche sviluppato il commercio con i Naga con la creazione di un paio di nuove rotte commerciali. Viene però interrotta la rotta commerciale che da molto tempo coinvolgeva i troll delle foreste a sud di centaurestria. Le tribu dei troll appaiono molto indispettite da questa decisione dei centauri ma per il momento non sembrano esserci ripercussioni sulla pace delle frontiere.
Mentre l'estate volge all'autunno una serie di fatti di sangue provoca non pochi grattacapi ai due re. Nel settembre ignoti ladri penetrano nel Tesoro Reale trafugando una grande quantità di cristalli di mana e oro. Un mese dopo la torre di magia di Centaurlot viene presa d'assalto da un gruppo di uomini armati che uccidono le guardie e trafugano le pergamene che illustrano due degli incantesimi gelosamente custoditi dai maghi quadrupedi. Come se non bastasse i manigoldi si lasciano dietro un paio di cristalli di mana sovraccarichi che esplodono infliggendo gravi danni alla torre. Sul finire dell'anno l'ultimo colpo: un individuo di razza ignota riesce infatti ad avvelenare una buona metà dei pozzi di Humanurb, col risultato di infliggere gravi danni alle coltivazioni della regione. Fortunatamente i danni alle sorgenti non sono permanenti ma per quest'anno il raccolto della regione sarà molto inferiore alla produzione consueta.
 

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Unione dell'Antico Fuoco

I gravi avvenimenti dell'anno passato hanno colpito pesantemente la nazione degli uomini-lucertola che pure si rimboccano le maniche e cercano di rimediare ai danni subiti. La produzione di ferro dello stato è praticamente azzerata ma con quello che rimane vengono equipaggiati un paio dir eggimenti oltre a diversi altri di truppe più leggere; i naga continuanoad inviare tecnici per portare il livello qualitativo delle truppe degli Ardenti al livello di quelle dei loro alleati. Con l'avanzare dell'anno si diffonde nella popolazione il timore di essere nuovamente bersagliati dalla amgia di guerra delle Arpie: voci incontrollate danno per certa la prossima distruzione di Texcoco e sebbene il tanto temuto attacco non si verificherà, il morale della popolazione ne risente. Forse anche in relazione a questo prende piede un partito favorevole a rapporti più stretti con i Naga e i Centauri anche se non appena un esponente lucertoloide si azzarda a parlare di "una più ampia Unione che comrpenda i nsotri stati" la reazione dei Nove e di gran parte dei senatori è assai negativa.
 

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Confederazione Naga

Oltre agli usuali reclutamenti e spostamenti di truppe correlati alla Grande Guerra, entrata ormai nel suo quinto anno, la Confederazione dedica le sue energie ad un maggiore sviluppo del commercio estero. Vengono infatti create due nuove rotte commerciali con i vicini Centauri e una rotta di importazione ferro col regno della Tempesta. Prosegue anche la bizzarra collaborazione con l'impero meridionale riguardo al fenomeno della Spaccatura anche se non è noto se questa inusuale collaborazione abbia effettivamente portato a qualcosa.
Risultati sorprendentemente buoni vengono riportati nella gestione della convivenza con la minoranza di arpie rpesenti nei territori della enclave meridionale occupata a inizio guerra. Guidate dalla locale Residente Imperiale, l'arpia Glass, le arpie del territorio occupato accettano se non altro di non causare problemi ai naga che per parte loro continuano a corrispondere la quota che il governo imperiale girava annualmente e che quest'anno viene portata agli stessi livelli pre-bellici. Il loro contributo allo stato peraltro rimane pressochè nullo.
Ambasciatori naga vengono inviati nella regione di Iasitha sotto la guida del sacerdote Anur. I naga indipendenti della regione, in gran parte già convertiti alla religione di Krietiva accettano favorevolmente l'ambasciata della Confederazione che ritorna in patria dopo aver stabilito rapporti di amicizia, si spera duraturi. Una seconda ambasciata raggiunge i Domini del Drago con l'obiettivo di migliorare le tese relazioni con i dragonidi soggetti a Shooting Star. Si segnalano infine l'invio di tecnici all'Unione dell'Antico Fuoco e alcune ricerche int ech magia oltre all'invio di considerevoli somme di denaro ai paesi alleati.
 

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Impero dell'Arpia

In diverse regioni si registrano cali di produzione e problemi con l'allevamento di bestiame con lo scoppio di diverse malattie che rendono inutilizzabile parte della produzione di carne dell'anno. Tutto questo porta ad una certa scarsità di carne(anche se non ancora una vera carestia) col risultato di aumentare la tensione interna dell'Impero; il ripetersi negli anni di fenomeni simili peraltro induce diverse arpie alla conclusione che queste epidemie siano di origine magica e quindi causate dalle nazioni in guerra e portano quindi molte arpie a richiedere una brutale rappresaglia oltre a nuove accuse di violazione delle leggi di guerra rivolte a Confederazione, Naga e Centauri.
Un accordor aggiunto con il Branco porta all'arrivo di diverse unità di popolazione nanica nell'Impero. Questi nani, per lo più artigiani e minatori, vengono venduti senza troppi complimenti dagli gnoll all'Impero che offre loro la piena cittadinanza e la libertà in cambio dei propri servigi. Stranieri in terra straniera i nani finiscono per accettare la proposta e vengono insediati nella regione dei Colli Neri dove iniziano a lavorare alla costruzione di mastodontiche forge e catene di fusione, a stretto contatto con maghe Ein'kethi e la supervisione dell'arpia Shiver.
Sul finire dell'estate giunge notizia della presa di Almarillan e della morte della regina degli Eldar, la cui testa spiccata dal busto viene affissa su una picca accanto alle teste dei Re del mare di Justa. La vittoria aumenta notevolmente la popolarità di Ilias e della sua fazione. Più la guerra si inasprisce e più sembra prendere piede fra le arpie che ogni essere appartenente ad una altra razza debba essere ridotto allo stato di Schiavarazza oppure ucciso, questo per la sicurezza dell'intera razza delle arpie. Questa visione del mondo, che definire estremista è dire poco, viene formalizzata da Siferra, una delle sorelle-vere di Silene, nello scritto "La Dottrina Eterna", la prima vera sistematica giustificazione del supremalismo delle arpie nella sua forma più estrema in una forma scritta. Il libro ha grande diffusione in tutto l'Impero; non tutte le arpie peraltro concordano con Siferra: Shayla, Residente Imperiale di Britannia fa udire nuovamente la sua voce contro la Dottrina Eterna e anche alcune Ein'Kethi, fedelissime della prima ora di Silene fannos entire la propria contrarietà.
L'infuriare delle polemiche non rallenta comunque la macchina militare dell'impero che continua a divorare denaro e risorse sfornando truppe corazzate con invidiabile costanza e nonostante gli effetti negativi sulla economia dell'impero.
Sul fronte esterno gran parte dell'anno passa in negoziazioni con il Sacro Impero di Britannia, il cui risultato finale si può vedere nella battaglia di rammaj quando le truppe britanniche si scheirano nuovamente dalla aprte dell'Impero; a sancire la ritrovata armonia viene annunciato il prossimo matrimonio fra una Ein'keth e un mebro della casata reale; sui nomi viene però ancora mantenuto il più stretto riserbo, così come sui dettagli delt rattato sebbene sia certo che l'impero meridionale abbia rinunciato a molti dei diritti ottenuti coi rpecedenti accordi fra cui quello di mantenere un rpesidio in tempo di pace e abbia accettato di fornire una compensazione per la presenza delle immigranti arpie sult erritorio di britannia mantenendo però il loro status di cittadine dell'Impero meridionale.
Si segnalano infine investimenti nel campo della ricerca magica e militare terrestre mentre la flotta imperiale sembra ridotta al piccolo cabotaggio e poco altro: approfittando del fatto che le forze della tempesta sono impegnate altrove, viene portato a termine ilt rasbordo di una delle due comapgnie mercenarie al soldo delle arpie da Lannach alla città portuale di Aravesia.
 

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Sacro Impero di Britannia

Dopo le proteste dell'impero meridionale per il ritiro delle truppe britanniche dal fronte, il nuovo anno vede una serie die stenuanti colloqui fra i rappresentanti dei due imperi con Britannia che sembra decisa ad approfittare della situazione per costringere le arpie a rivedere i trattati firmati negli ultimi anni dir egno di Clovis e che da molti nel sacro impero venivano eprcepiti come tentativi neanche tanto velati di trasformare lo stato in un satellite dell'Impero delle arpie. Spinosissima in particolare si rivelerà la questione relativa alle arpie che da tempo si sono trasferite in Britannia ma che in pratica costituiscono un'entità a parte essendo totalmente esenti da tasse e fuori dalla giurisdizione della stessa legge britannica. Dopo lunghe discussioni viene trovato un compromessos econdo il quale l'impero meridionale si impegna a versare un indennizzo annuale a Britannia in base al censimento della locale popolazione di arpie; tuttavia queste ultime mantengono in tutto e per tutto il loro particolare status. Viene anche stabilito che il presidio imperiale verrà completamente ritirato e viene definito che la Residente Imperiale di Britannia per il futuro avrà funzioni di ambasciatore plenipotenziaria e di rappresentante delle arpie di Britannia presso la corte. Infine per cementare l'alleanza così emendata viene concordato un matrimonio fra un membro della famiglia imperiale britannica e una ein'keth dell'Impero meridionale. Sui nomi dei candidati per il momento viene mantenuto il più stretto riserbo.
Nobili e emrcanti manifestano grande soddisfazione per la riuscita delle trattative: tutti i tratti considerati i più umilianti dalla classe nobiliare sono stati aboliti e il matrimonio di un principe imperiale con una ein'keth viene visto come un buon modo di guadagnare influenza presso l'impero del sud, come il caso ormai celebre di Rayla la Nera ha dimostrato (anchese i nobili non nascondono di sperare che la prescelta sia meno...anticonvenzionale di Rayla), e inoltre rientra nell'onorata poltica delle alleanze matrimoniali. I mercanti per parte loro sono sollevati dal fatto che verranno mantenuti tutti i rapporti commerciali in atto che anzi si pianifica die stendere con una ulteriore estensione della Strada Reale.
Oltre a questo grande successo diplomatico Britannia concentra le sue energie sul potenziamento delle proprie infrastrutture interne: sorgono due nuove segherie ed una stalla reale per la selezione di cavalcature scelte mentre si sceglie di destinare a pascolo le pianure erbose di Doravos. In previsione di un aumento delle spese di guerra viene annunciato che le tasse verranno aumentate (e la cosa provoca qualche mugugno fra i popolani) mentre visto il buon successo del commercio di Taraska viene annunciata la concessione di un analogo monopolio per la città di Idara, monopolio anche questa volta concesso alla Contea halfling.
Infine viene inviata una nuova missione religiosa nella regione di Rakhan nella speranza di portare anche quest'ultimo bastione del panteismo britannico nella luce della chiesa del Padre Celeste.
 

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Rebubblica di Ambir

E' un anno molto impegnato per la Repubblica. In primavera viene ricevuta la delegazione dell'impero meridionale inviata per indagare sulle voci secondo le quali Ambir sarebbe la responsabile della Spaccatura;la delegazione viene accolta con la massima disponibilità dal senato della repubblica e viene offerta massima collaborazione, anche se l'arpia al comando della delegazione si rivela un tipo piuttosto sgradevole con cui avere a che fare, tanto da vedersi appioppato il nomignolo di Malaise...nomignolo che, come a volte accade, finirà per diventare di uso comune vista la sua riluttanza a rivelare a delle comuni prede il proprio nome oltre che la proverbiale l'indifferenza verso i sorpannomi.
Forse anche come ulteriore dimostrazione dell'estraneità del senato ai fatti in questione viene firmato un contratto per cui la Repubblica di Ambir fornisce, dietro pagamento, truppe dragonidi all'Impero meridionale in qualità di emrcenari. Il primo contingente viene inviato verso ovest entro il fire dell'anno ed è quindi altamente probabile si troverà presto impegnato nella Guerra del Sud. Infine viene stabiltia la creazione di una nuova rotta commerciale fra i due vicini oltre che una rotta di esportazione cavalli.
Nell'anno in corso si verificano anche numerosi contatti con l'Ordine del Manto Rosso e dopo alcune trattative all'Ordine viene concesso il permesso di costruire una cittadella nella regione di Ambiropolis oltre ai eprmessi per svolgere le proprie attività in tutta la Repubblica fatto salvo che eventuali incarichi provenienti dal governo di Ambir debbano avere la giusta priorità su quelli di altri committenti nei territori della repubblica.
Infine sis egnala il prolungamento della rotta di esportazione ferro alla Nuova Orda, cosa che però indispettisce molto il gvoerno della Waaaagh che accusa apertamente Ambir di stare favorendo da anni i propri nemici in questa guerra mentre il senato non ha fatto nulla per intervenire a favore del proprio alleato. La Waaaagh minaccia apertamente il senato di rescindere ogni trattato con la Repubblica se il commercio di ferro con la Nuova Orda non viene immediatamente interrotto.
Sis egnalaano infine una nuova rotta commerciale con la Zungaria e la costruzione di una nuova città nella regione di Firaxis.
 

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Domini del Drago

In ottemperanza al trattato di apce col Formicaio, e con un contributo did enaro formian, viene ricercata e ceduta la cura per la pestilenza magica che affligge le terre dell'alveare. Una serie di missioni diplomatiche viene inviata in tutte le nazioni vicine allo scopo di sfatare la pessima reputazione che i dragonidi soggetti a Shhoting Star hanno nel mondo conosciuto; le missioni hanno nel complesso esito positivo ma ancora una votla il drago mostra di essere un entità assai poco controllabile e sebbene gli intenti del nuovo governo siano i più pacifici l'Antico Drago partecipa all'assalto ad Almarillan, senza dubbio in cambio di una notevole quantità d'oro, suscitando una certa costernazione nella stessa Dragonreach.
 

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Il Formicaio

L'avvenimento più importante dell'anno è probabilmente la ricezione della tanto sospirata cura per la pestilenza magica che affligge il regno e che anche quest'anno miete numerose vittime; ci si augura comunque che la cura ricercata dai dragonidi ponga fine una volta per tutte a questo flagello. Nel frattempo approfittando della situazione di pace l'esercito reale viene riportato a ranghi completi rimpiazzando i caduti in battaglia e le numerose morti per malattia. Sempre per mantenere in piena efficienza l'esercito viene deciso anche di ampliare e migliorare la caserma della regione di Camania.
Sul piano delle relazioni diplomatiche viene firmato un accordo con le Spriggan che consente libero transito ai mercanti formian diretti verso nord; come primo frutto di questo accordo vengono istituite alcune nuove rotte commerciali con Carandor e con le stesse Spriggan. Si segnalano anche trattative con il Regno della Tempesta per la vendita di incantesimi. Sfortunatamente la transazione non va in porto in quanto dalla Tempesta non giunge la cifra pattutia per la transazione.
 
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La Contea

Il nuovo anno vede numerosi successi commerciali per la Contea dei mezzuomini; soddisfatti per il buon risultato del monopolio di Taraska i diplomatici di Britannia acconsentono a stipulare un trattato analogo per la regione di Idara, mentre viene anche sottoscritto un trattato con l'Impero meridionale per la cessione a quest'ultimo di una grande quantità di cristalli di mana. Numerosi carri carichi dic ristalli aprtono verso sud utilizzando la Strada Reale. A proposito di strade, deve essere invece rinviato il progetto di ampliamento della strada verso Sylvania a causa di una serie di intoppi burocratici col ducato per cui la costruzione viene alla fine rinviata al prossimo anno.
Sempre per quanto riguarda il commercio viene creata una rotta di importazione di ferro dalla Waaagh goblin e due rotte analoghe di esportazione verso il Regno della Tempesta e la Confederazione Naga. Il transito fornisce ai mezzuomini un buon profitto ma provoca una certa irritazione a Kyrne Lamiya dove ovviamente ogni commercio con i nemici dell'Impero meridionale viene mal visto.
Sul fronte interno si segnalka l'ampliamento di ben due torri di magia oltre alla costruzione di un magazzino nella città di Pianacheta mentre vengono reclutati alcuni nuovi reggimenti per rafforzare l'esercito. Il grosso delle truppe halfling peraltro rimane nel territorio dei Minotauri in vista di una probabile guerra contro la Teocrazia di Agharti con la quale le tensioni sono in continua ascesa. Si segnalano anche grandi investimenti in tutti i campi del sapere e l'invio dit ecnici presso la Waaagh allos copo di migliroare le tecniche commerciali dei goblin.
 

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Grande Waaaagh Goblin

Il sistema di presidi e pattuglie instaurato dai goblin nei territori della Waaagh sembra essere finalmente sul punto di aver ragione della rivolta degli schiavi. Ormai le bande di rivoltosi restano attive in un paio di regioni soltanto mentre in ogni altro territorio sono state completamente annientate. I reclutamenti continui a loro volta hanno rimpinguato l'esercito della Waaagh al punto che viene fatto un tentativo di costrngere la Nuova Orda a levare l'assedio a Narakal e sebbene il tentativo fallisca è erto che i goblin possano compensare le loro perdite assai più facilmente che non gli orchi per cui resta grande ottimismo per le oeprazioni militari del prossimo anno.
Una cosa che la Waaagh non è più disposta a tollerare è invece la continua vendita di ferro alla Nuova Orda da parte di quello che dovrebbe essere un alleato ovvero la Repubblica di Ambir. Una ambasciata da Khas Goblinahalt a questo proposito è quanbto mai categorica: o Ambir tronca ogni commercio con la Nuova Orda oppure ogni trattato fra i dragonidi e i goblin verrà considerato decaduto, accordi commerciali compresi.
 

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Branco di Kor'voth

Ora che la conquista può finalmente dirsi completa il Branco impegna le sue energie nel tentativo di trovare un modus vivendi coi sudditi nani integrandoli per quanto possibile nella struttura del nuovo stato. In rapida successione vengono quindi proclamati due editti molto importanti, per primo un editto di tolleranza relativo alla religione di Wotan e successivamente un proclama che regola il lavoro nelle miniere nel quale viene concesso a qualsiasi nano che offra il proprio lavoro volontario una serie di incentivi speciali oltre alla libertà nel caso di schiavi fatti durante l'occupazione. Viene inoltre concessa l'esenzione delle tasse per un anno alla regione e alla città di Khuzgun in riconoscimento del valore dimsotrato in guerra e come ulteriore dimsotrazione di buona volontà.
Gli editti hanno l'effetto di ridurre le tensioni interne; se da un lato i nani comunque restano risentiti di essere occupati da un invasore straniero e seguace di un culto alieno come quello della Grande Bestia (o della Grande Iena, come lo chiamano alcuni) se non altro lo scontento rimane sotto il livello di guardia; il proclama relativo alle miniere inoltre fa si che in breve i lavori die strazione vengano nuovamente monopolizzati dai nani come ai tempi della Fratellanza con il successivo formarsi di nuove fortune. Gli gnoll epraltro sono ben contenti di lasciare al popolo di Wotan lo sgradevole compito del minatore.
Peraltro il Condottiero e i suoi seguaci prendono anche misure inf avore del proselitismo in favore del culto della Grande Bestia con l'intento di renderlo religione di stato. Una missione di conversione effettuata nella regione di Khazad nel breve volgere di un anno riscuote grande successo fra gli gnoll provocando numerose conversioni dal panteismo in cui credono ancora molti; i nani della regione come rpevedibile rimangono assai più freddi ma quà e là si registra qualche caso sporadico di conversione, forse per interesse più che altro.
Sul piano della diplomazia il Branco stipula un contratto con l'impero meridionale riuscendo ad ottenere l'invio di tecnici in un paio di campi del sapere dove il Branco è cosciente di essere rimasto molto indietro rispetto alle altre nazioni di Ea; in cambio 5 unità di popolazione nanica, scelta fra i migliori artigiani e minatori, viene "incoraggiata" a emigrare nell'Impero. I nani vengono stanziati nella regione dei Colli Neri con lo status di cittadini schiavarazza a pieni diritti ed impegnati in un grande progetto delle arpie.
Vengono anche create due nuove rotte commerciali con il Khanato di Zungaria e l'Impero Rahonavide.
Sul fronte interno si segnala la costruzione di due nuovi magazzini per uno sfruttamento più razionale delle risorse dei nuovi territori ma soprattutto la fondazione di una nuova città nella regione dei Monti dell'alba a nome Zanna Grigia.
 

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Reame Spriggan

Le driadi proseguono la prudente politica di ripresa e consolidamento dello scorso anno. Ben decise a rimanere fuori dalla Grande Guerra le driadi sottoscrivono invece un trattato commerciale con il Formicaio concedendo il diritto di passaggio a mercanti di Formian e dell'Unione di Carandor e creando con i primi alcune nuove rotte commerciali. La politica di urbanizzazione intrapresa dla nuova regina eterna viene portata a compimento con la costruzione di una nuova città nella regione di Dasos mentre la città di Akraiphia nella regione di Xylos viene ampliata ed abbellita e due nuovi magazzini sorgono in altre regioni. Grossi investimenti vengono fatti nei campi della burocrazia e del commercio forse in vista di una ulteriore espansione dei traffici mentre ricerche minori vengono effettuate neir estanti campi del sapere. Prosegue anche lo sfruttamento commerciale dei manufatti in legno che costituisce una entrata piccola ma utile per il tesoro reale.
 

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Nuova Orda

Prosegue fra alti e bassi l'assedio della grande piazzaforte di Khas Naradak. L'esercito dell'Orda respinge con successo un tentativo della Waaagh di sepzzare l'assedio ma la fortezza resiste accanitamente benchè ormai ridotta alla fame. Si rpevede che entro i primi mesi del prossimo anno la città verrà presa per fame, sempre che i goblin non tentino nuovamente di accorrere in forze per impedire la caduta della città. Suscita una certa preoccupazione il fatto che la Waaagh dopo diversi anni di difficoltà interne si stia riorganizzando e mobilitando per la guerra.
 

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Regno di Nagrond

Poco o niente da segnalare dal regno nanico superstite del mondo conosciuto. Si segnalano lavori di ampliamento della capitale e la costruzione di una nuova miniera. A tutt'oggi il problema più grande delr egno è certamente la scarsità di popolazione limitata dalla produzione di cibo, una delle più basse del mondo conosciuto...lo scotto per l'abitare una terra montagnosa e con importanti regioni minerarie, si dice.
 

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Teocrazia di Agharti

Le tensioni con la Zungaria inducono gli Arconti a proseguire il programma di ampliamento dell'esercito con la costruzione di una caserma nella città capitale e l'addestramento di diversi nuovi reggimenti. Ogni insediamento presente nei territori occupati a Syrad Amon nel frattempo viene purificato col fuoco e cominciano ad insediarsi piccoli villaggi di immgirati dai territori interni della Teocrazia. Viene intensiicata ancora di più la propaganda interna e la repressione di qualunque voce di dissenso; verso la fine dell'anno tutte le religioni a eccezione della fede in Astera (il Padre Celeste della versione più moderata della fede che riguarda il patrono dell'umanità) vengono ufficialmente dichiarate illegali e punibili con la morte.
 

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Khanato di Zungaria

Anche i minotauri sembrano ormai certi della inevitabilità di un conflitto con la Teocrazia e si lanciano a loro volta in un programma di ampliamento delle'sercito, per quanto la povertà dello stato limiti anche le possibilità del khanato. A questo si cerca di porre rimedio dando impulso al commercio estero che comprende, fra l'altro, l'istituzione di una nuova rotta commerciale con gli gnoll del Branco di Kor'voth. Viene valutata la possibilità di costruire una nuova città nella regione (12) come base per la campagna ma per il momento si decide di rinviare a quando le casse dello stato saranno in condizioni migliori.
Verso la fine dell'anno messaggeri raggiungono la Contea e i Rahonavidi per esprimere lo sconcerto del khan di fronte al temporeggiamento dei propri alleati. I minotauri si aspettavano qualcosa di più di semplici dichiarazioni di intenti...
 

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Matriarcato di Kalassia

Dopo i primi timidi passi verso una maggiore apertura diplomatica del Matriarcato compiuti negli scorsi anni, i drow sembrano ritirarsi nuovamente nel proprio guscio. All'esterno giungono notizie relative alla costruzione di alcune nuove torri di magia e di investimenti nei campi della ricerca ma per il resto un silenzio misterioso avvolge le terre del lontano stato degli elfi scuri.
 

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Impero Rahonavide

Continuano i buoni rapporti con gli gnoll ai quali viene garantito un nuovo invio di una consistente quantità di cibo per alleviare le conseguenze della ultima fase della migrazione; viene inoltre creata una rotta commerciale fra le due nazioni a ulteriore dimsotrazione della amicizia fra gnolle sauriani. Sul piano diplomatico si registra anche la vendita della consocenza relativa all'incatesimo di purificazione alla Confederazione Naga in cambio di una congrua somma di denaro.
Prosegue il paino di popolamento delle regioni desolate un tempo occupate dal Branco con lo spostamento di numerosi gruppi di coloni. Preoccupa il fatto che la cadut Astartes abbia preso fissa dimora fra le rovine della antica città gnoll di Carcharoth. Pattuglie di frontiere al confine riportano notiziedi grandi contingenti di non morti diretti verso la città da differenti direzioni e un paio di coraggiosi esplroatori in groppa a bestie del tuono riferiscono che orde di zombie privi di emnte sono stati visti lavorare alle mura e attorno ad alcuni importanti edifici, almeno a giudicare dalla ampiezza delle costruzioni.
In poche parole Carcharoth sembra avviata a diventare una nuova necropoli, dimora dell'elfa nera traditrice ora nota come Astartes...non una buona notizia per i sauriani.
Mentre questi fatti si verificano il fronte interno segnala l'ampliamento della torre di magia di Athoxarta e la costruzione di una miniera nel Picco della Sentinella. Sul finire dell'anno una nuova ambasceria dai minotauri giunge nella capitale per portare nuove dei preparativi del khan e per ricordare alla imperatrice che la Zungaria si attende il suo aiuto nelle querelle con gli Arconti di Agharti.
 
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