Report Turno 24

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Grande Waaagh Goblin

E' un anno piuttosto caotico, e forse anche un tantino schizofrenico, questo 3940 per i goblin che si muovono in molte direzioni, in alcuni casi con evidente successo, in altri combinando una gran confusione che delr esto non è del tutto estranea alla loro natura. Già l'inizio è piuttosto negativo visto che la creazione di ben tre nuove rotte con la Repubblica di Ambir va a pallino perchè non ratificata dal senato dei dragonidi, non si capisce se per meri motivi burocratici o perchè i goblin abbiano agito in maniera del tutto unilaterale. Poche settimane ed ecco che i pelleverde ci cascano nuovamente, questa volta con una proposta di rinnovo per 5 anni dell'alleanza con la Contea, anche questa non ratificata, probabilmente per gli stessi motivi.
Delusi nei loro approcci alla politica internazionale i goblin raggiungono maggiori successi sul fronte interno: ben due nuove città sorgono nelle province occidentali della waaagh. Alcuni rimescolamenti vengono operati con la rilocazione (o deportazione) forzata di alcune unità di popolazione nelle regioni meno sovrappopolate dello stato mentre anche quest'anno viene distribuita una grande quantità di denaro alla popolazione con un gran numero di figli per stimolarne l'aumento...come se fosse necessario. La nazione goblin è già in gran parte sovrappopolata e forse sarebbe meglio ampliare le città esistenti.
Verso la fine dell'anno si rivela la "vera" soluzione per il problema della sovrappopolazione...il capo della waaagh decide infatti di riaprire il vecchio feudo con il clan del lupo con un attacco a sorpresa alla città di Khas Orkinal nella regione di Zul'jin. L'attacco viene portato da due diverse direzioni e conta non solo sulla forza ma anche sul sotterfugio: un sicario, evidentemente piazzato nella città da lungo tempo a questo scopo, riesce infatti ad aprire le porte della città in corrispondenza dell'assalto rendendo pressochè impossibile la resistenza alla piazzaforte, nonostante la vigorosa resistenza della guarnigione. Il successo, pagato solamente con poche centinaia di soldati, tuttavia è l'anticamera di una guerra che si preannuncia difficile: la Nuova Orda, alleata del Clan del Lupo, con ogni probabilità interverrà in favore del clan secessionista di orchi.
 

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Regno di Nagrond

L'ultimo regno nanico indipendente del mondo conosciuto sembra occupato soprattutto a rafforzare il proprio esercito, impresa questa resa difficile dalla scarsa popolazione delr egno che limita così il numero di reggimenti arruolabili a dispetto della ricchezza mineraria che lo stato possiede. L'isolamento dipolatico epraltro sembra spezzarsi quando una missione dalla lontana Contea giunge a Belegost con l'intento di esplorare la possibilità di futuri legami commerciali.
 

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Teocrazia di Agharti

La Stella Cadente provoca gravi danni anche nel territorio della Teocrazia, per sua sfortuna dirimpettaia dei territori di Syrad Amon. Un terremoto distrugge gran parte di Transeuil infliggendo perdite anche all'esercito che stava venendo approntato per la campagna contro i non morti. Più grave ancora è l'effetto psicologico: quanto accaduto viene visto come il presagio dell'ira del dio Astera e della prossima fine dei giorni. Il panico si diffonde persino nei piccoli villaggi mentre in tutto il territorio sorgono profeti millenaristi e sette apocalittiche, molte delle quali in realtà fanno semplicemente da facciata per movimenti che cercano di abbattere l'intollerante governo dell'Arconte. Il marasma in cui è casuta Agharti fa pensare che difficilmente la Teocrazia potrà avere un ruolo attivo in politica estera nei prossimi anni.
 

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Regno di Minnonar

L'anno 3940 vede il regno degli eldar attraversare una grave crisi interna. Già negli anni passati erano emerse tensioni fra il trono e le classi nobiliari a causa dell'atteggiamento spregiudicato dalla regina Elenwen ma lo scandalo dei finti predoni è la goccia che fa traboccare il vaso. Secondo le parole della sacerdotessa Sylvanas Windrunner "In questi anni gli eldar hanno perduto tutto: la guerra, l'onore, la dignità. Ed ora come volgari briganti razziamo il tributo che noi stessi abbiamo accettato di pagare non solo rischiando una nuova guerra, ma mostrando a tutti i popoli di Ea che di noi, dei gloriosi Priminati, non ci si può fidare mettendoci al pari degli infidi Formian o di un dragonide adoratore di Tiamat."
La fronda dei nobili paralizza buona parte delle attività interne dello stato: reclutamenti e costruzioni che dovevano avere luogo vengono sistematicamente sabotate e boicottate dai nobili che cercano a più riprese di costringere la regina Elenwen ad abdicare; questa dal canto suo rifiuta anche soltanto di prendere in considerazione l'idea, sostenuta ancora da una parte delle'sercito e da quanti rispettano la memoria di Re Loras e comunque non osano sostenere una ribellione che minaccia la stessa legittimità del trono elfico, mai messa in discussione in alcuna era del mondo.
La situazione di stallo si mantiene per buona parte dell'anno ma alla fine il rischio di una guerra civile viene scongiurato dalla disponibilità , data con molta riluttanza dalla regina, di limitare il proprio assolutismo dando una effettiva importanza al consiglio dei notabili, finora mero strumento per estorcere prestiti e tasse straordinarie. Su impulso di questi la politica estera aggressiva di Elenwen viene del tutto abbandonata. Un ambasciata parte per Kyrne Lamiya per umiliarsi di fronte alla Prima e offrire per intero la parte mancante di tributo allo scopo di evitare una guerra; non fidando troppo nella buona volontà delle arpie comunque l'esercito viene tenuto in stato di guerra a presidiare il confine con il territorio presidiato da Falka. Viene dato anche un certo impulso alla ricerca, una volta tanto nno a fini militari.
 

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Le Predatrici del Picco Rosso

Il nuovo anno vede le rotte carovaniere del Mare di Dune precipitare nel caos, e un grande subbuglio diffondersi fra le tribù di nomadi del deserto che vivono in quelle lontane terre. Sembra infatti che le arpie del Picco Rosso, che per secoli avevano limitato le proprie attività ed incursioni ad un territorio ben preciso (evitato da tutti tranne i temerari e i disperati) abbiano improvvisamente allargato e di molto il proprio raggio di azione. Feroci scorrerie si abbattono su rotte carovaniere da tempi innumerevoli ritenute sicure e sempre più spesso le arpie razziatricis embrano accompagnate da corrazziali fornite di strani poteri magici con le quali i loro attacchi sono imprevedibili e devastanti. Per la prima volta le incursioni delle arpie giungono anche nelle pianure del grande fiume del meridione sfiorando i bordi della stessa Piana Ventosa di recente esplroata dai minotauri.
 
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