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Silen

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La Guerra dei Giganti (o Seconda Guerra del Nord)

Dopo aspri combattimenti e decine di migliaia di morti si conclude il titanico conflitto che ha insanguinato il mondo conosciuto e che nel momento di massima estensione ha visto praticamente tutte le grandi ptoenze di Ea schierarsi contro l'alleanza formata da Ishitara, Minnonar e Carandor. Sono proprio queste tre potenze che pur essendosi battute valorosamente accettano di intavolare una trattativa con l'inviata dell'impero meridionale, l'elfa Francesca Findabair, in occasione dell'ascesa al trono del nuovo Re della Tempesta.
Il trattato di pace, nonostante le lunghe trattative, è piuttosto duro e prevede le seguenti condizioni:

Il Regno di Minnonar rinuncerà ai territori di Elennen, Lassil, Dor Lomin, Entar, Motevuki ed Astora.
L'Unione di Carandor rinuncerà ai territori di Valrin, Wabami e Pianura Rossa.
Il Regno della Tempesta, il Regno di Minnonar e l'Unione di Carandor si impegnano a pagare 200 monete l'anno corrente, e 150 per i successivi due anni quali riparazioni di guerra.
Verrà inoltre consegnato il mago accusato di aver attentato alla vita dell'arpia Silene.

Dopo varie discussioni interne i vincitori decidono di ripartire i territori occupati nel modo seguente: Elennen viene consegnata alle driadi, Dor Lomin ed Entar al Formicaio, Motevuki e Lassil all'Impero dell'Arpia, Astora viene annessa ai Domini di Shooting Star, Wabami, Valrin e la Pianura Rossa vengono occupate da Sylvania.
I vincitori passano poi altro tempo int rattative private per spartirsi bottini e indennità, ma i risultati di queste discussioni(che i soliti bene informati suggeriscono essere state piuttosto vivaci) non vengono resi noti.

La fine della guerra vede un forte ridimensionamento del Regno di Minnonar che perde praticamente tutti gli acquisti fatti negli ultimi vent'anni ai danni dell'Unione dell'Antico Fuoco e del Dominio Arkhosiano con l'eccezione della sola Costa del Sale. Gravi anche le perdite dell'Unione di Carandor che perde a vantaggio di Sylvania un terzo del proprio territorio. Chi ne esce meglio è il Regno di Ishitara, ribattezzato Regno della Tempesta dal nuovo Re Stannis I, le cui perdite sono esclusivamente economiche dato che l'Impero dell'Arpia non desidera accollarsi una ennesima enclave difficilmente difensibile e che gli altri stati vintori nons embrano minimamente interessati alle terre di Ishitara. A proposito di enclavi però il nuovo regno della Tempesta deve continuare a fare i conti con la presenza del territorio di Konradstafen, una vera e propria spina nel fianco vista la guerra appena conclusa e la nota infingardaggine del duca Konrad.
Sylvania sembra sicuramente lo stato che maggiormente ha guadagnato da questa guerra mentre è largamente noto che per le arpie questa guerra era quasi una questione di principio, e del resto nè la indennità nè le nuove regioni ottenute, lontane dal corpo principale dello stato e quasi impossibili da difendere, sembrano da sole giustificare lo sforzo compiuto.

In piena primavera, una nave solitaria da Minnonar parte in direzione di Kyrne Lamiya recando uno dei maghi di corte eldar verso una fin troppo prevedibile triste fine.
 

Silen

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La Guerra dei Caduti

Di fronte alle tetre mura di Adunakhur si combatte l'ultima battaglia fra le due potenti coalizioni ddi Caduti. Le armate del Consiglio del Giudizio consistono principalmente nelle moltitudini sotto il comando di Ceyandev (si stima che da sola la cosiddetta erede della tenebra guidi circa 50mila soldati non morti) e dalle forze al comando di Shohn Maht, all'incirca 30mila non morti oltre al mostruoso antico drago riportato a fittizia vita dalla sua magia sacrilega.
Per contro Lady Vashti schiera 30mila guerrieri e gli altri membri del Covenant ne mettono assieme altri 30mila (Melchior compreso).
Le forze del Covenant, vista la netta inferiorità numerica, sono schierate secondo un ordine strettamente difensivo nel tentativo di rintuzzare la superiorità numerica del nemico, tuttavia il Consigliod el Giudizio mostra di aver imparato la lezione della battaglia di alcuni anni prima e manovra in modo da evitare attacchi a sorpresa da parte di distaccamenti nemici accettando forse perdite maggiori per mettersi al riparo da possibili sorprese; D'altro canto gli assalti del drago non morto sono più che sufficienti a compensare questo piccolo svantaggio tattico.
In breve la battaagli infuria su tutta la lunghezza dello schieramento al centro del quale Vashti e Ceyandev ingaggiano un terribile duello di magia la cui violenza nessun mago di Ea può neanche lontanamente avvicinare; una vera e propria tempesta di fulmini, palle di fuoco esplosioni che martoriano il terreno accanto alle due Cadute. Sulel ali dello schieramento Melchior, Selvana e Diksha tentano di approfittare della cosa per sopraffarre Shohn Maht ma il signore dei morti sembra più che altro limitarsi ad una stretta difesa lasciando che sia la massa dei suoi guerrieri in decomposizione a ricacciare indietro le forze nemiche con la semplice forza del numero.
E tuttavia, non è destino che la battaglia sia decisa da mezzi convenzionali...nascosti nelle retrovie delle scheire di Vashti un gruppetto di figure incappucciate (alcune delle quali di dimensioni assai piccole) sembrano preparare qualcosa...finchè improvvisamente una serie di incantesimi viene rilasciato in direzione delle armate del Consiglio del Giudizio. L'effetto è devastante: le prime file delle truppe del Consiglio, colpite in pieno dalla magia, cadono come birilli come se l'oscura magia che li animava fosse stata annullata, tornando subitaneamente ad essere niente più che cadaveri senza vita; un gruppo ancora più numeroso di guerrieri non mortisemplicemente volta le spalle e si ritira dal campo di battaglia a dispetto degli ordini dei propri signori Caduti. Persino il dragone non morto, centrato in pieno dall'incantesimo, barcolla, precipita per un breve tratto e infien risollevandosi a stento abbandona lo scontro fuggendo verso nord.
Gli esplroatori che hanno spiato da lontano l'esito della battaglia giurano che diverse migliaia di non morti al comando del Consiglio siano stati distrutti dall'incantesimo e altre migliaia siano fuggiti dal campo di battaglia di Adunakhur, ma è soprattutto il caos in cui cade lo schieramento di Ceyandev e Shohn Maht a decidere l'esito della battaglia: quasi che il lancio dell'incantesimo sia stato un segnale, le forze del Covenant passano all'attacco su tutto il fronte tagliando come burro l'esercito nemico e spezzando il collegamento fra centro, ala destra ed ala sinistra. Prima che Ceyandev e Shohn Maht riescano finalmente a ritirarsi, gran parte del loro immenso esercito viene completamente annientato in quello che è un clamoroso trionfo del Covenant.
Sull'onda della vittoria, le truppe del Covenant recuperano gran parte delle regioni perdute negli anni passati ed ora è il Consiglio del Giudizio a trovarsi in difficoltà: con Ishan'Gul fuori causa e il grande esercito di Shohn Maht e Ceyandev praticamente distrutto le capacità offensive sembrano essere ridotte drasticamente al punto che molti non escludono la possibilità che venga conclusa una nuova pace fra le due fazioni di Caduti. Resta il mistero di chi siano i misteriori maghi che intervenendo nella battaglia hanno deciso lo scontro in favore di Vashti e dei suoi alleati.
 

Silen

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Dominio dei Frostlings

E' un anno molto tranquillo per le creature del freddo che mantengono una proficua neutralità, intensificando anzi i propri rapporti commerciali con il Regno della Tempesta(ex-regno di Ishitara) dopo la salita al trono del nuovo re. Quest'anno il Dominio sembra deciso a concentrarsi sul fronte interno facendo grossi investimenti nei campi della ricerca oltre che dedicando fondi e manodopera all'ampliamento della capitale Bianco Cristallo e del suo porto. La fine della seconda guerra del nord viene accolta con soddisfazione dalla corte di Re Draksmarg le cui maggiori preoccupazioni sono da sempre rivolte verso il nord e i Caduti.
Si segnala anche l'invio, a seguito del pagamento di una contropartita in denaro, di manodopera specializzata nell'Unione di Carandor, in particolare di architetti, muratori e tagliapietre.
 
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Silen

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Regno della Tempesta (Ex-Regno di Ishitara)

Il nuovo re imprime allo stato un netto cambiamento di politica: nuovamente Ishitara prende a guardare verso il mare, sbocco naturale per le proprie ambizioni ed energie. L'inchiostro sul trattato di pace non si è ancora asciugato che la flotta reale si mette nuovamente in movimento, questa volta in direzione dell'isolata Repubblica di Cherax, pacifico stato isolano staccatosi dalla rovina di Justa diversi anni prima. Re Stannis infatti lancia un proditorio attacco contro l'isola bloccandone i porti con la flotta e sbarcando un numerosoe sercito che prende rapidamente il controllo delle campagne per poi prendere d'assalto la città di Yerzu. Lo scontro coi difensori è furibondo ma breve: le difese della piccola repubblica sono totalmente inadeguate ad affrontare una delle grandi potenze nè la piccola città dispone di mura o difese in grado di trattenere a lungo l'agguerrito esercito di re Stannis. Con una campagna di sole tre settimane Cherax è stata annessa ai domini reali con le perdita di poche centinaia di soldati.
Al di là di questa subitanea conquista, re Stannis sembra particolarmente interessato allo sviluppo dir elazioni commerciali: vengono intensificati gli scambi con il Dominio dei Frostlings e con la mutilata Unione di Carandor e anche il commercio con Minnonar viene rivisto ed efficientato. Sempre nell'ottica di uno sviluppo delle proprie potenzialità navali vengono costruiti diversi nuovi porti ed ampliato quello di Faro della Giutizia con nuovi moli e cantieri navali. Le clausule del trattato di pace vengono scrupolosamente rispettate e la quota delle riparazioni di guerra dovuta da Ishitara viene inviata puntualmente. Si segnala infine la creazione di numerosi alloggi temporanei (baracche, tendee quant'altro) alla periferia della capitale per accogliere un gran numero di profughi provenienti dall'Unione di Carandor. Il tasso di criminalità fra questi sventurati che hanno perduto la loro casa è alto e si traduce in un onere per le casse dello stato e in una diminuzione del morale nella regione ma vengono evitate le conseguenze peggiori, in particolare viene considerato un grande successo l'avere evitato lo scoppio di pestilenze e di carestie fra i nuovi venuti.
 

Silen

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Regno di Minnonar

Dopo una accanita resistenza il regno eldar acconsente infine a capitolare firmando il trattato concordato da re Stannis per le tre potenze nordiche e che garantisce la pace con gli stati alleati, sia pure a caro prezzo. La perdita di tutte le conquiste degli anni passati e peggio ancora, l'accettazione della umiliante clausola imposta dalle arpie, ovvero la consegna del mago responsabile dell'attentato contro Silene, causano un vivace scontento fra la nobiltà eldar che contesta apertamente sia il sacrificio di un mago eldar, sia l'ammissione di colpevolezza che questo atto implica. Nello stesso regno eldar sono in molti a mormorare che il mago Joramun sia servito da capro espiatorio. Altri nobili contestano invece il fallimento della politica di potenza della regina e del suo defunto fratello Loras, additando il numero di stati componenti la coalizione nemica: in pratica gli eldar si sono fatti nemici una buona metà delle popolazioni di Ea...
Al di là di queste contestazioni interne la politica della regina si muove verso il tentativo di riportare un minimo di ordine nella critica situazione dello stato: le rotte commerciali vengono razionalizzate ed il pericolo di una carestia, dovuta alla perdita di tante regioni agricole, allontanato con una netta diminuzione delle esportazioni. Massicci reclutamenti vengono effettuati per riempire i vuoti apertiusi nell'esercito e si cerca di portare assistenza all'Unione di Carandor, anch'essa in condizioni precarie, con l'invio di manodopera specializzata. Si sengalano infine la costruzione di una nuova segheria ad Artalasse e massicci investimenti nella ricerca.
 

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Unione di Carandor

La pace rappresenta un duro colpo per l'Unione: dopo che le regioni occidentali sono state recuperate ai non morti dopo anni di guerre, ora sono le regioni orientali, tra le più urbanizzate e ricche dello stato ad essere perdute. Peraltro, il Direttorio di perita di organizzare l'esodo dei propri cittadini dalle regioni cedute arrivando al punto di inviare persino parte dei cittadini, in qualità di profughi, nel regno dlla Tempesta. E' fin troppo facile prevedere che questa proditoria azione provocherà nuove tensioni con Sylvania, specie considerando che una simile operazione era stata esplicitamente proibita a Minnonar durante le trattative di pace e si dava per scontato che anche Carandor avrebbe dovuto fare lo stesso.
Per il resto la politica del Direttorio è quella di chi cerca in qualche modo di tamponare i danni: Varael e Sidr'Ost vengono ampliate con l'impiego di manovalanza da Minnonar e dai Frostlings, mentre nuove rotte commerciali vengono stabilite per compensare quelle perdute insieme ai territori orientali.
Nei giorni successivi alla grande vittoria del Covenant sul Consiglio del Giudizio, L'Unione effettua una manovra talmente azzardata che molti ritengono folle: approfittando della rotta delle'sercito del Consiglio un piccolo contingente entra nelle regioni nominalmente soggette al controllo di Shohn Maht subito a settentrione della perduta regione di Valrin e le occupa sterminando senza difficoltà i pochi non morti lasciati indietro dalla rotta del grnade esercito, iniziando di fatto una guerra contro il Consiglio del Giudizio, guerra che non pochi considerano suicida viste le condizioni indebolite dello stato.
 

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Il Formicaio

A seguito del trattato di pace, i Formian si annettono le regioni di Entar e Dor Lomin, portandosi dietro per sovrappiù tutti gli schiavi catturati nelle regioni precedentemente occupate e ora cedute alle arpie in base al trattato di pace. Riconquistata la pace, i formian si dedicano allegramente alla loro attività preferita, ovvero la costruzione. Nido Meridionale viene ampliata e resa in grado di alloggiare una popolazione più numerosa mentre le due città naniche di Kittinkul e Kai Kirkut subiscono giganteschi lavori di scavo per adattarle alle esigenze dei nuovi padroni; al termine dei lavori le due città vengono solennemente ribattezzate coi nomi di Complesso Fortificato e Tunnell della Regina. Analoghi lavori vengono effettuati con oggetto le Torri di Magia, due delle quali vengono ingrandite ed attrezzate in modo da aumentare la produzione di cristalli mentre una torre nuova di zecca viene eretta nella città Miniera Uno nella regione di Glaresia.
Infine vengono effettuati grossi investimenti nel campo della ricerca, in particolare nel campo della magia.
 

Silen

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Domini del Drago

Grandi festeggiamenti a Dragonreach per il successo della "guerra di liberazione" che ha portato alla riconquista della regione di Astora; ancora una volta i dragonidi vedono risorgere dall'oblio la loro antica nazione e con questo traguardo nella mente sembrano ben disposti ad accettare di ottenerlo come sudditi di Shooting Star sebbene palesemente questi veda le nuova conquiste semplicemente come nuove fonti d'oro da aggiungere al suo tesoro. Del governo effettivo si occupa soprattutto il koharik Astorias il quale si preoccupa di problemi più mondani come lo riempimento dei vuoti apertisi nell'esercito e alcune timide opere di sviluppo dello stato, sebbene sempre intralciato dall'avidità del drago.
 

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Reame Spriggan

La conclusione della guerra non porta la pace nel lacertato paese delle driadinè aiuta il fatto che la regina eterna continui ad ignorare sprezzantemente le sommosse che scoppiano un pò ovunque contro il suo governo. Il ritorno delle reduci dalle campagne contro Minnonar sembra essere la goccia che traboccare il vaso: persino la cessione della regione di Elennen e la partecipazione all'incasso dell'indennità vengono visti come il prezzo ottenuto dalla regina per rinnegare la secolare amicizia con la razza primogenita. Infine, di fronte all'ennesima manifestazione di arroganza della regina, lo scontento esplode: le sommosse latenti in tutto il regno degenerano in aperta rivolta a cui segue l'ammutinamento dell'esercito e il collasso dell'intero apparato statale. Persino l'ordine dei difensori dell'Albero della Vita si unisce ai rivoltosi e marcia sulla capitale Eirenopolis la cui guarnigione apre le porte della città senza opporre resistenza alcuna: nel giro di un mese scarso e pressocchè senza spargimento di sangue(o linfa XD) la regina viene deposta ed esiliata insieme a tutti i ministri del suo governo. Secondo l'uso delle driadi viene convocato un conclave per eleggere una nuova Regina Eterna che governi in modo più confacente agli usi e agli umori del popolo delle Spriggan.
Per ironia della sorte i benefici ottenuti dalla partecipazione al conflitto della vecchia regina vengono rapidamente perduti in mezzo al caos. La carovana recante la quota della indennità assegnata alle driadi viene assalita da predoni poco dopo essere entrata nelle foreste delle driadi mentre le arpie con l'abituale spregiudicatezza vedendo il caos del regno confinante mantengono il proprio esercito nella regione di Elennen che rimane quindi sotto il loro controllo.
Infine si segnala che i nani rapiti a forza alcuni anni prima e integrati , volenti o nolenti, come cittadini Spriggan, approfittano dell'occasione per fare armi e bagagli ed emigrare in massa nelle regioni controllate dalla Fratellanza di Wotan.
 

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Ducato di Sylvania

La conclusione della apce rappresenta una grande vittoria per il Ducato che si espande grandemente ai danni dell'Unione di Carandor, mentre la quota sylvaniana della indennità ottenuta viene versata interamente all'Impero Rahonavide come compenso per l'aiuto prestato durante la guerra. Mentre un contingente veloce delle Guardie del Sangue si reca a prendere possesso delle regioni acquisite (trovandole però desolatamente vuote in quanto l'Unione ha organizzato l'eacuazione rpeventiva dell'intera popolazione) il duca si dedica ad attività di stampo più diplomatico, creando alcune nuove rotte commerciali con lo stato gnoll, col quale viene stabilito anche un trattato per il diritto di passaggio nonchè l'invio di una missione di tecnici presso la corte del Condottiero. La collaborazione con l'Impero dell'Arpia viene inoltre formalizzata in un vero e proprio trattato di alleanza difensiva; sicuramente un grosso successo per la diplomazia di Sylvania anche se le arpie rifiutano di assumere impegni che vadano oltre la difesa in caso di attacco diretto di una potenza terza ai possedimenti di uno dei due contraenti lasciando ogni altra evenienza a ulteriori contrattazioni.
Sul fronte interno una imboscata ai dissidenti della cosiddetta Società della Luce si conclude con un grande successo anche se le misure fortemente repressive di Konrad ben difficilmente otterranno il risultato di sopprimere completamente il dissenso; anzi secondo alcuni bene informati la Società della Luce inizialmente dedicata a punire gli abusi dei nobili è ora radicalizzata nella rivolta contro il duca e il suo governo, sebbene dopo le recenti repressioni sia probabilmente troppo debole per compiere aperti atti di ribellione.
Oltre ai consueti investimenti nei campi della ricerca si segnalano anche la stipula di un trattato coi Rahonavidi per l'importazione di cristalli di mana in cambio di denaro e la concessione da parte delle arpie del monopolio commerciale per la città di Iskandara alla gilda dei mercanti sylvaniana, sebbene solamente per un tempo limitato "a titolo di prova" per usare le parole della Prima.
 

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Fratellanza di Wotan

Dopo la distensione degli anni scorsi vengono create un paio di rotte commerciali con la Contea anche se i nani rifiutano categoricamente di abolire il pedaggio relativo ad ogni rotta transitante per i loro territori. A seguito del violento cambio di governo nel Reame Spriggan inoltre centinaia di esuli rapiti alcuni anni prima ai tempi delle guerre con Sylvania fanno ritorno in patria dove vengono accolti come fratelli perduti. Si segnalano infine un ampliamento ed un rafforzamento delle difese nelle città di Khazad e Khuzgun, doove si dice verranno alloggiati i profughi.
 

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Sacro Impero di Britannia

E' un anno fervido di iniziative per Britannia, due delle quali in particolare di proporzioni colossali: dopo anni di risparmi certosini e grazie anche ad un corposo contributo di denaro e materiali proveniente da Sylvania, nonchè col consenso dell'Impero meridionale, viene costruita la Via Reale ovvero una strada diretta che collega le città di Taraska e Kyrne Lamiya. La grande strada, che attraversa non meno di sei regioni e ai cui lavori hanno partecipato migliaia di artigiani, architetti e tagliapietre per oltre due anni è la prima opera nel suo genere ad essere realizzata nel mondo conosciuto. Secondo il proclama reale, il fine della strada è "di congiungere il nord al sud, di diffondere le idee, di incentivare prosperità e commercio" anche se gli impieghi militari sono fin troppo evidenti.
Il secondo grande traguardo raggiunto da Britannia è l'ampliamento della città di Taraska, ormai pronta per rivaleggiare con le altre grandi metropoli di Ea, lavori eseguiti anche in questo caso grazie anche a un generoso contributo esterno, questa volta della Contea Halfling stato che notoriamente ha grandi interessi commerciali con il sacro impero.
Su un piano più mondano si segnala la partecipazione della duchessina Lisbeth von Carstein a tutta una serie di balli, ricevimenti e feste, quanto mai splendidamente abbigliata con abiti costosi e gioielli ancora più costosi...palesemente il duca suof ratello non stà badando a spese! Lisbeth colpisce molti dei convenuti col suo ingenuo candore e il fidanzamento con l'erede al trono sembra andare a gonfie vele.
 

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La Contea

Il 3937 risulta essere l'ennesima annata tranquilla per gli hobbit della Contea che se da un lato sembrano sempre più impegnati in missioni diplomatiche e commerciali non mancano mai di proseguire una politica del tutto pacifica. E così l'ampliamento della capitale di Britannia viene realizzato in buona parte con capitali halfling ed è agli invii di tecnici hobbit che la Zungaria deve in gran parte i progressi in ambito tecnologico registrati in questi ultimi anni. Nuovi legami commerciali vengono allacciati con i nani della Fratellanza e con i goblin della Waaagh mentre una nuova torre di magia viene eretta in quel di Pianacheta. Forti somme di denaro vengono stanziate per la ricerca tecnologica, un campo nel quale ormai la piccola Contea può a ben dirsi uno degli stati più progrediti di Ea.
Infine si mormora che alcuni maghi della contea abbiano partecipato, insieme a quelli di una altra grande ptoenza il cui nome rimane però ignoto, a una misteriosa e non ben definita missione di grande importanza; la mancanza di dettagli però impedisce di fare chiarezza sulla questione o di capire quanto di vero ci sia in questa diceria.
 

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Branco di Kor'voth

Annata povera di avvenimenti ma ricca di attività diplomatiche per il Condottiero gnoll che stipula diverse convenzioni commerciali con Sylvania: vengono così create alcune rotte commerciali mentre dal ducato parte una missione di tecnici con lo scopo di aiutare gli gnoll nelle loro ricerche, ricerche nelle quali vengono stanziate alcune discrete somme di denaro.
Viene inoltre stipulato un trattato di libero passaggio per glie serciti degli gnoll su tutto ilt erritorio del ducato, con lo scopo dichiarato di fornire assistenza alle truppe del duca nel caso di invasioni da parte di terzi.
Sis egnala infine la costruzione di un nuovo granaio nella città di Monti dell'Alba.
 

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Impero Rahonavide

Conclusasi il grande conflitto che ha insanguinato Ea negli ultimi anni i sauriani continuano la politica di collaborazione con il vicino Ducato di Sylvania. Per l'aiuto prestato nel conflitto i Rahonavidi ricevono per intero la quota di indennità destinata a Sylvania e una nuova rotta di esportazione di cristalli di mana in cambio di oro viene stabilita fra i due paesi. Sul fronte interno viene inaugurata una politica di colonizzazione delle regioni recentemente acquisite dagli gnoll in cambio dell'aiuto prestato nella guerra contro i nani alcuni anni fa e rimaste finora in deplorevole stato di abbandono. I coloni vengono scelti dalle regioni più sovrappopolate dello stato in modo da alleviare contemporaneamente la pressione demografica nelle regioni più urbanizzate dello stato.
 

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Trollheim

Poco da segnalare nella stagnante nazione dei troll, a parte l'arrivo di una missione diplomatica da parte degli elfi scuri di Kalassia.
 

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Khanato di Zungaria

Proseguono gli scambi diplomatici con la Contea con l'invio da parte dei mezzuomini di tecnici allos copo di aiutare gli sforzi dei minotauri nel campo della ricerca tecnologica. Visto il perdurare di buone relazioni diplomatiche e commerciali circola insistentemente la voce che il khan sarebbe disposto a trasformare questa generica amicizia in un trattato vero e proprio. Dopo molti anni nei quali non c'è stato rpaticamente nessun contatto anche i drow richiedono un contatto per aprire delle relazioni ufficialif ra i due popoli. Sia pure con qualche diffidenza i minotauri accettano di partecipare ai colloqui che sfociano in un trattato di non aggressione valido per 5 anni e in una generica disponibilità a pianificare una guerra contro il Caduto Syrad Amon sebbene per il momento non venga trovato alcun accordo sulla spartizione territoriale successiva.
 

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Matriarcato di Kalassia

Dopo molti anni di isolamento, sembra aprirsi una nuova era per le relazioni fra i drow e le altre razze di Ea. Missioni diplomatiche raggiungono i paesi vicini fra cui l'Impero Rahonavide e i troll soggetti, il khanato di Zungaria e persino il Regno della Tempesta dove un inviato giunge a presenziare all'incoronazione del nuovo re. Per il momento l'unico risultato concreto è il trattato di non aggressione con la Zungaria ma è indubbio che questa nuova disponibilità al dialogo sia un notevole progresso rispetto all'atteggiamento tenuto fino ad ora.
Sul fronte interno si segnala una nuova politica di colonizzazione e insediamento delle terre circondanti la metropoli di Kalassia, con la costruzione di ben due nuove città. Nei lavori di costruzione vengono impiegati largamente schiavi in modo da risparmiare il più possibile e anche se sir egistrano numerosi morti per fatica e stenti, il risultato finale, almeno dalla prospettiva drow, giustifica lo sforzo. I denari risparmiati in questo modo ed altri ancora vengono dedicati alla ricerca tecnologica con buoni risultati. Infine si segnala lo spostamento di alcuni coloni per popolare la regione di Varjag, per lo più dissidenti e oppositori alla attuale matriarca, mentre vengono effettuate numerose distribuzioni di vino e alcolici nelle regioni che più hanno avuto problemi di disordini negli anni passati. Anche le tasse vengono riportate a livello normale per evitare il sorgere di opposizioni come spesso accade nella turbolenta politica drow.
L'iniziativa più ambiziosa dell'anno però registra un netto fallimento: quando l'esercito degli elfi scuri, forte di 27,000 guerrieri, entra nella regione di Holmgadr per annettersela si attira addosso le forze dei Caduti Sahrban e Astartes evidentemente preoccupati dall'espandersi dello stato degli elfi scuri e decisi a impedirla; di conseguenza le forze guidate dal generale Zin si trovano di fronte ben 55,000 non morti e pur lottando valorosamente i drow vengono sonoramente battuti con la perdita di oltre 8000 soldati. Sfruttando la vittoria ottenuta i Caduti inseguono le forze drow nella regione di Varjiag costringendole ad una ulteriore ritirata e qui si fermano devastando e massacrando in lungo e in largo tanto che la regione risulta ormai perduta per il Matriarcato.
 

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Teocrazia di Agharti

Mentre all'interno continua a venire perseguita l'unità religiosa con leggi discriminanti e politiche vessatorie verso tutti i dissenzienti, vengono stabilite relazioni diplomatiche con il vicino Regno di Nagrond. Grosse partite di metallo ferroso prendono la direzione della teocrazia che si dà una capitale molto significativamente rivolta verso i territori controllati da Syrad Amon e ancora più significativamente chiamata col nome di Transueil ovvero "Forte della Luce" nella lingua locale. Numerose scaramucce si verificano ai confini ma per il momento Syrad Amon non sembra prendere molto sul serio lo stato sorto ai suoi confini meridionali nè la Teocrazia, le cui forze lasciano molto a desiderare in termine di truppe pesanti, sembra intenzionata a lanciare una guerra in grande stile per quanto i suoi esponenti più di spicco non esitino a lanciare nei loro discorsi pubblici lunghi anatemi contro l'abominio non morto e a chiamare la popolazione alle armi per difendere "la libertà delle terre basse".
 

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Guerra di Belegost

Mentre la primavera cede il posto all'estate, la tensione da lungo tempo in salita fra la Nuova Orda ed il Regno di Belegost esplode in guerra aperta. Oltre ventimila orchi , in gran parte pesantemente armati, stanziati precedentemente nella città di Oshu'gun varcano il confine inoltrandosi nelle montagne sotto il dominio dei nani meridionali. Qui, con grande sorpresa dei nani di Nagrond, vengono raggiunti da un nutrito contingente di dragonidi di Ambir: le due ptoenze hanno infatti firmato un trattato segreto per ingrandirsi a spese dei vicini. Le forze di Ambir attraversando la regione vassalla di Blacktree si congiungono alle truppe orchesche provenienti da nord ma si trovano sbarrata la strada dall'armata nanica giunta in difesa della strada per la capitale. La battaglia è inevitabile...
Lo scontro si rpesenta da subito molto equilibrato. I dragonidi schierano una delle loro legioni completa di ausiliari per un totale di 8500 guerrieri al quale si affiancano 22000 orchi. Contro di loro, una muraglia compatta di 24000 soldati nanici pesantemente armati. I dragonidi sono privi di cavalleria e i cavalcalupi orcheschi vengono rapidamente spazzati via dalla fanteria pesante nanicacosicchè la battaglia consiste rpevalentemente in scontri di fanteria. Particolarmente furibondo lo scontro fra il cento dello scheiramento rochesco, guidato dal kapoguerra in persona e il centro nanico nel quale si trovano la guardia del re e i micidiali fanti corazzati armati di ascia dei nani. In questo macello di carne e acciaio, i dragonidi tentano una tatica più sottile cercando di indebolire i nani con le frecce e di provocare un attacco verso il centro in modo da imbottigliare poi i nemici incauti con l'uso delle ali. La tattica e la mole dei dragonidi sarebbero anche di grande effetto ma la riuscita viene pregiudicata dalla scarsa consistenza numerica della legione: i valorosi guerrieri dragonidi vengono sopraffatti reggimento dopo reggimento dalla superiore fanteria nemica e annientati. Il loro sacrificio non è comunque del tutto vano poichè distrae una parte delle truppe nemiche dallo scontro con gli orchi che si rivela essere quello decisivo: quando il suo centro comincia a dare segni di cedimento il comandante di Nogrod preferisce ordinare la ritirata e salvare il salvabile, ripiegando in direzione della capitale. I coalizzati hanno ottenuto la vittoria ma a carissimo rpezzo: i dragonidi hanno perduto più di 2100 guerrieri e gli orchi oltre 5600 contro 6000 caduti nanici. Sconfiggere i nani fra le loro montagne si stà forse per rivelare più costoso di quanto i coalizzati avessero supposto in un primo momento.
 
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