Silen
Get a life
La Crociata contro i Non Morti
Dopo alcuni anni passati ad intessere alleanze e a preparare una campagna di riconquista l'Unione di Carandor, Il Regno di Minnonar, il Regno di Ishitara ed il Dominio dei Frostlings attaccano congiuntamente l'alleanza di Caduti nota come Covenant con lo scopo dichiarato di porre un freno all'avanzata dei Caduti verso il cuore di Ea, di riconquistare le terre della defunta Repubblica di Sarmatia e possibilmente infliggere un colpo mortale al terribile potere di Lady Vashti e delle sue alleate Selvana e Diksha.
Dopo vari dibattiti sulla migliore strategia da adottare alla fine gli alleati decidono di assalire il nemico su tre fronti diversi, in modo da colpire il nemico nel maggior numero di punti possibili e cogliere così di sorpresa le forze del Covenant; qualcosa però va storto fin dall'inizio. I tre eserciti invasori infatti si trovano di fronte gli eserciti del Covenant, schierati e pronti a combattere, come se avessero saputo fin dall'inizio la direttrice di invasione degli eserciti dei viventi, ognuno dei quali deve affrontare una dura battaglia.
Il primo scontro avviene nella regione montuosa di Yarkust dove i 15,000 guerrieri elfici di Minnonar, avviancati dal possente Celestiale, si trovano di fronte un numero doppio di non morti comandati nientemeno che da Vashti in persona. La sola vista della Caduta suscita un ira tremenda nel celestiale, la cui forma ricordiamo è quella del re Loras, morto nel corso di un valoroso ma folle assalto solitario alla fortezza di Evernight; questi comunque non perde il controllo proseguendo nel piano di battaglia: con i propri poteri il Celestiale benedice le armi dell'esercito ed evoca la forza della foresta tanto cara a Padre Gallean: in risposta all'evocazione decine di alberi si animano divenendo Treant e formando un gruppo compatto sul lato sinsitro dell'esercito; per contro dietro all'esercito di non morti compare una figura tanto titanica quanto orrida a vedersi, una belva scheletrica, un Dracolich; la mostruosa creatura si piazza direttamente di fronte al Celestiale che carica con un urlo agghiacciante mentre le masse dei due eserciti si scontrano.
La battaglia prende inizialmente una piega favorevole agli elfi: nonostante il Celestiale sia impegnato in un tremendo duello col Dracolich, Eletti e Treant infliggono perdite pesanti ai non morti abbattendone le prime file col proprio impeto, letteralmente come birilli, spezzando ossa schiacciando armi e armature. Alla lunga però l'impeto degli eldar viene arginato e Vashti interviene con la propria perversa magia per riequilibrare lo scontro. La Caduta evoca magicamente le fiamme del caos stesso, scagliando palle di fuoco esplosive in mezzo ai treant e carbonizzando ogni creatura-albero che osa avvicinarsi troppo. Al centro delle'sercito invece gli Eletti, superata la prima linea nemica si trovano di fronte il meglio delle truppe di Vashti, i malvagi Death Knight le cui lame sono state incantate col terribile gelo del nord tramite arcane magie. Lo scontro prosegue per ore e sebbene le perdite siano sicuramente più pesanti sul lato dei non morti, è altrettanto evidente che questi possono permettersi maggiormente di subirne mentre gli eldar stanno venendo lentamente logorati e tuttavia, disfatti e annientati i treant, pressochè inutili glia rcieri, la cavalleria eldar combatte valorosamente i non morti, praticamente senza sentire l'asperità del terreno. L'equilibrio viene infine infranto sulla destra dello schieramento: con un urlo di trionfo, il Celestiale infatti infligge un tremendo colpo al Dracolich aprendo una profonda ferita sul suo fianco. La belva cade pesantemente a terra, stride e si dibatte ma riesce a tenere a distanza il Celestiale con un soffio di fuoco. Infine ancora barcollante per il colpo subito, la creatura si alza pesantemente in volo e fugge goffamente verso sud lasciandosi dietro una scia di sangue ribollente. Il Celestiale benchè a sua volta feritoin maniera piuttosto grave si lancia in mezzo ai non morti falciandone centinaia con la propria spada: la vista della vittoria del Celestiale aumenta grandemente il morale degli Eldar e dopo un'altra accanita ora di combattimento gli Eletti riescono a sfondare le difese dei Death Knight puntando diretti su Vashti, incuranti di quanti fra loro vengono falciati dalle magie difensive della Caduta: la vittoria decisiva sembnra a portata di mano.
A questo punto però avviene l'impensabile: il mago Anasterian Sunstrider, che aveva seguito non visto l'esercito senza prendere parte alla battaglia , si schiera di fronte agli Eletti e ferma la loro avanzata evocando contro di loro dei Treant Oscuri; come sia possibile che il valoroso eldar sia stato sedotto dall'oscurità e quando sia successo è impossibile da sapere; ma il suo intervento impedisce la cattura di Vashti che può così fuggire insieme air esti del suo esercito: oltre ventimila cadaveri viventi giacciono sul terreno e il Dracolich è stato messo in fuga, ma anche gli Eldar hanno subito gravi perdite: circa 4000 valorosi guerrieri sono caduti sugli aspri rilievi di Yarkust e tutti i treant evocati sono stati distrutti.
La seconda battaglia avviene nella regione di Sarmatia dove 18,500 soldati di Ishitara coadiuvati da un corpo di spedizione Frostling di 10,000 soldati si trova di fronte Diksha, la Strega dai Mille Volti e circa 25,000 soldati non morti.
Guidati da Re Shiran in persona i guerrieri di Ishitara partono all'attacco concentrati sulle ali mentre il centro mantiene compiti più difensivi; lo schieramento però rischia di rivolgersi contro le forze di ishitara: il debole gruppo di miliziani in prima linea viene rapidamente annientato e i lancieri della seconda linea vengono pesantemente impegnati in battaglia dai guerrieri corazzati di Diksha. La Strega dai Mille Volti inoltre grazie alla su magia riesce a penetrare inosservata nelle linee dei Frostlings ed assassinare il loro generale: premuto da circa 3000 death knight il contingente delle creature delle nevi si sbanda e viene ing ran parte massacrato fino ad essere messo in fuga disordinata.
I cavalieri del grifone di Ishitara e gli arcieri bersagliano più volte le truppe nemiche ma gli effetti sono tutto sommato limitati: una volta di più i non morti mostrano la loro refrattarietà agli attacchi tramite frecce convenzionali. Danni maggiori infliggono le frecce dei cadaveri ambulanti anche se una intera ala delle'sercito risulta essere protetta da un incantesimo lanciato dalla maga di corte Jaina, sul cui scudo magico si infrangono le frecce del nemico non vivo.
Purtroppo nonostante i prodigi di valore dei soldati di Ishitara, il centro dello schieramento si rivela troppo debole e cede sempre di più sotto la pressione nemica; quando anche Re Shiran viene ferito (leggermente comunque) i Cavalieri del Grifone ritengono loro dovere proteggerne l'incolumità, visto anche il destino sfortunato dei Frostlings e viene deciso di ritirarsi verso Elduàan. Lo smacco è comunque addolcito dalla consapevolezza di avere logorato l'esercito di Diksha infliggendogli circa 6800 perdite contro le 3100 subite. Per contro il corpo di spedizione Frostlings è stato praticamente annientato avendo perso 7000 dei propri 10,000 effettivi.
L'ultimo scontro vede impegnato il grosso dell'esercito dell'Unione, forte di oltre 22,500 soldati contro l'orda non morta di Selvana che comprende a sua volta circa 24,000 cadaveri ambulanti. Forte di oltre 5000 guerrieri corazzati(fanteria pesante) e di un addestramento militare perfetto e grandemente motivati dal desiderio di prendere la rivincita su Vashti e le sue alleate le truppe di Carandor si battono con ardore contro i cadaveri ambulanti di Selvana. La driade perduta non esita per crearsi un vantaggio a ricorrere alla magia del caos appresa da Tiamat: liane disseccate come se fossero mrote da lungo tempo, eppure resistentissime, emergono dal terreno e ostacolano i movimenti delle truppe di prima linea, mentre gruppi di alberi morti si animano formando altrettanti Treant Oscuri che attaccano con ferocia il centro dello schieramento di Carandor infliggendo gravi eprdite ai miliziani di prima linea. Sfortunatamente per la driade Caduta però nell'esercito di Carandor sono presenti oltre 1000 Spezzamagie armati fino ai denti: questa unità di elite, specificatamente addestrata per combattere creature soprannaturali e refrattaria alla magia, che sia del Caos o dell'Ordine o di una qualsiasi altra scuola, si fanno avanti ad affrontare i Treant in appoggio alla fanteria epsante e in un tempo sorprendentemente breve sgominano le maligne creature.
La battaglia prosegue in maniera più convenzionale ma alla fine la professionalità e l'ardore delle truppe di Carandor ha la meglio sulle scomposte orde di non morti di Selvana. La Caduta riesce comunque a ritirarsi in buon ordine perdendo 7000 e rotti guerrieri mentre le forze di Carandor lasciano sul terreno circa 4500 soldati, in gran parte miliziani di prima linea che hanno subito le eprdite più gravi. Da notare che anche se la regione è caduta nelle mani dell'Unione, i cui soldati vengono festeggiati in modo commovente dai pochi superstiti dell'invasione non morta, un discreto contingente di cadaveri ambulanti si è staccato dalle'sercito di Selvana in ritirata e presidia tuttora la città di Varael impedendo così all'Unione il completo controllo del territorio.
Dopo alcuni anni passati ad intessere alleanze e a preparare una campagna di riconquista l'Unione di Carandor, Il Regno di Minnonar, il Regno di Ishitara ed il Dominio dei Frostlings attaccano congiuntamente l'alleanza di Caduti nota come Covenant con lo scopo dichiarato di porre un freno all'avanzata dei Caduti verso il cuore di Ea, di riconquistare le terre della defunta Repubblica di Sarmatia e possibilmente infliggere un colpo mortale al terribile potere di Lady Vashti e delle sue alleate Selvana e Diksha.
Dopo vari dibattiti sulla migliore strategia da adottare alla fine gli alleati decidono di assalire il nemico su tre fronti diversi, in modo da colpire il nemico nel maggior numero di punti possibili e cogliere così di sorpresa le forze del Covenant; qualcosa però va storto fin dall'inizio. I tre eserciti invasori infatti si trovano di fronte gli eserciti del Covenant, schierati e pronti a combattere, come se avessero saputo fin dall'inizio la direttrice di invasione degli eserciti dei viventi, ognuno dei quali deve affrontare una dura battaglia.
Il primo scontro avviene nella regione montuosa di Yarkust dove i 15,000 guerrieri elfici di Minnonar, avviancati dal possente Celestiale, si trovano di fronte un numero doppio di non morti comandati nientemeno che da Vashti in persona. La sola vista della Caduta suscita un ira tremenda nel celestiale, la cui forma ricordiamo è quella del re Loras, morto nel corso di un valoroso ma folle assalto solitario alla fortezza di Evernight; questi comunque non perde il controllo proseguendo nel piano di battaglia: con i propri poteri il Celestiale benedice le armi dell'esercito ed evoca la forza della foresta tanto cara a Padre Gallean: in risposta all'evocazione decine di alberi si animano divenendo Treant e formando un gruppo compatto sul lato sinsitro dell'esercito; per contro dietro all'esercito di non morti compare una figura tanto titanica quanto orrida a vedersi, una belva scheletrica, un Dracolich; la mostruosa creatura si piazza direttamente di fronte al Celestiale che carica con un urlo agghiacciante mentre le masse dei due eserciti si scontrano.
La battaglia prende inizialmente una piega favorevole agli elfi: nonostante il Celestiale sia impegnato in un tremendo duello col Dracolich, Eletti e Treant infliggono perdite pesanti ai non morti abbattendone le prime file col proprio impeto, letteralmente come birilli, spezzando ossa schiacciando armi e armature. Alla lunga però l'impeto degli eldar viene arginato e Vashti interviene con la propria perversa magia per riequilibrare lo scontro. La Caduta evoca magicamente le fiamme del caos stesso, scagliando palle di fuoco esplosive in mezzo ai treant e carbonizzando ogni creatura-albero che osa avvicinarsi troppo. Al centro delle'sercito invece gli Eletti, superata la prima linea nemica si trovano di fronte il meglio delle truppe di Vashti, i malvagi Death Knight le cui lame sono state incantate col terribile gelo del nord tramite arcane magie. Lo scontro prosegue per ore e sebbene le perdite siano sicuramente più pesanti sul lato dei non morti, è altrettanto evidente che questi possono permettersi maggiormente di subirne mentre gli eldar stanno venendo lentamente logorati e tuttavia, disfatti e annientati i treant, pressochè inutili glia rcieri, la cavalleria eldar combatte valorosamente i non morti, praticamente senza sentire l'asperità del terreno. L'equilibrio viene infine infranto sulla destra dello schieramento: con un urlo di trionfo, il Celestiale infatti infligge un tremendo colpo al Dracolich aprendo una profonda ferita sul suo fianco. La belva cade pesantemente a terra, stride e si dibatte ma riesce a tenere a distanza il Celestiale con un soffio di fuoco. Infine ancora barcollante per il colpo subito, la creatura si alza pesantemente in volo e fugge goffamente verso sud lasciandosi dietro una scia di sangue ribollente. Il Celestiale benchè a sua volta feritoin maniera piuttosto grave si lancia in mezzo ai non morti falciandone centinaia con la propria spada: la vista della vittoria del Celestiale aumenta grandemente il morale degli Eldar e dopo un'altra accanita ora di combattimento gli Eletti riescono a sfondare le difese dei Death Knight puntando diretti su Vashti, incuranti di quanti fra loro vengono falciati dalle magie difensive della Caduta: la vittoria decisiva sembnra a portata di mano.
A questo punto però avviene l'impensabile: il mago Anasterian Sunstrider, che aveva seguito non visto l'esercito senza prendere parte alla battaglia , si schiera di fronte agli Eletti e ferma la loro avanzata evocando contro di loro dei Treant Oscuri; come sia possibile che il valoroso eldar sia stato sedotto dall'oscurità e quando sia successo è impossibile da sapere; ma il suo intervento impedisce la cattura di Vashti che può così fuggire insieme air esti del suo esercito: oltre ventimila cadaveri viventi giacciono sul terreno e il Dracolich è stato messo in fuga, ma anche gli Eldar hanno subito gravi perdite: circa 4000 valorosi guerrieri sono caduti sugli aspri rilievi di Yarkust e tutti i treant evocati sono stati distrutti.
La seconda battaglia avviene nella regione di Sarmatia dove 18,500 soldati di Ishitara coadiuvati da un corpo di spedizione Frostling di 10,000 soldati si trova di fronte Diksha, la Strega dai Mille Volti e circa 25,000 soldati non morti.
Guidati da Re Shiran in persona i guerrieri di Ishitara partono all'attacco concentrati sulle ali mentre il centro mantiene compiti più difensivi; lo schieramento però rischia di rivolgersi contro le forze di ishitara: il debole gruppo di miliziani in prima linea viene rapidamente annientato e i lancieri della seconda linea vengono pesantemente impegnati in battaglia dai guerrieri corazzati di Diksha. La Strega dai Mille Volti inoltre grazie alla su magia riesce a penetrare inosservata nelle linee dei Frostlings ed assassinare il loro generale: premuto da circa 3000 death knight il contingente delle creature delle nevi si sbanda e viene ing ran parte massacrato fino ad essere messo in fuga disordinata.
I cavalieri del grifone di Ishitara e gli arcieri bersagliano più volte le truppe nemiche ma gli effetti sono tutto sommato limitati: una volta di più i non morti mostrano la loro refrattarietà agli attacchi tramite frecce convenzionali. Danni maggiori infliggono le frecce dei cadaveri ambulanti anche se una intera ala delle'sercito risulta essere protetta da un incantesimo lanciato dalla maga di corte Jaina, sul cui scudo magico si infrangono le frecce del nemico non vivo.
Purtroppo nonostante i prodigi di valore dei soldati di Ishitara, il centro dello schieramento si rivela troppo debole e cede sempre di più sotto la pressione nemica; quando anche Re Shiran viene ferito (leggermente comunque) i Cavalieri del Grifone ritengono loro dovere proteggerne l'incolumità, visto anche il destino sfortunato dei Frostlings e viene deciso di ritirarsi verso Elduàan. Lo smacco è comunque addolcito dalla consapevolezza di avere logorato l'esercito di Diksha infliggendogli circa 6800 perdite contro le 3100 subite. Per contro il corpo di spedizione Frostlings è stato praticamente annientato avendo perso 7000 dei propri 10,000 effettivi.
L'ultimo scontro vede impegnato il grosso dell'esercito dell'Unione, forte di oltre 22,500 soldati contro l'orda non morta di Selvana che comprende a sua volta circa 24,000 cadaveri ambulanti. Forte di oltre 5000 guerrieri corazzati(fanteria pesante) e di un addestramento militare perfetto e grandemente motivati dal desiderio di prendere la rivincita su Vashti e le sue alleate le truppe di Carandor si battono con ardore contro i cadaveri ambulanti di Selvana. La driade perduta non esita per crearsi un vantaggio a ricorrere alla magia del caos appresa da Tiamat: liane disseccate come se fossero mrote da lungo tempo, eppure resistentissime, emergono dal terreno e ostacolano i movimenti delle truppe di prima linea, mentre gruppi di alberi morti si animano formando altrettanti Treant Oscuri che attaccano con ferocia il centro dello schieramento di Carandor infliggendo gravi eprdite ai miliziani di prima linea. Sfortunatamente per la driade Caduta però nell'esercito di Carandor sono presenti oltre 1000 Spezzamagie armati fino ai denti: questa unità di elite, specificatamente addestrata per combattere creature soprannaturali e refrattaria alla magia, che sia del Caos o dell'Ordine o di una qualsiasi altra scuola, si fanno avanti ad affrontare i Treant in appoggio alla fanteria epsante e in un tempo sorprendentemente breve sgominano le maligne creature.
La battaglia prosegue in maniera più convenzionale ma alla fine la professionalità e l'ardore delle truppe di Carandor ha la meglio sulle scomposte orde di non morti di Selvana. La Caduta riesce comunque a ritirarsi in buon ordine perdendo 7000 e rotti guerrieri mentre le forze di Carandor lasciano sul terreno circa 4500 soldati, in gran parte miliziani di prima linea che hanno subito le eprdite più gravi. Da notare che anche se la regione è caduta nelle mani dell'Unione, i cui soldati vengono festeggiati in modo commovente dai pochi superstiti dell'invasione non morta, un discreto contingente di cadaveri ambulanti si è staccato dalle'sercito di Selvana in ritirata e presidia tuttora la città di Varael impedendo così all'Unione il completo controllo del territorio.