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La Guerra dei Morti

Proseguono gli scontri fra il Consiglio del Giudizio e il Covenant. Dopo la vittoria ottenuta su Diksha lo scorso anno l'esercito di non morti comandato dalla terrificante Ceyandev si spinge profondamente all'interno del territorio rivendicato dalla Strega dei Mille Volti ma la sua avanzata viene infine bloccata dal sopraggiungere delle forze congiunte della stessa Diksha e dell'altro membro del Covenant, Selvana. Ne segue uno scontro nel quale la magia ha un ruolo preponderante e nella furibonda tempesta di incantesimi che segue Selvana e Diksha riescono in qualche modo a tenere testa a Ceyandev logorandone l'armata e inducendola infine a ritirarsi dopo una settimana di continui scontri, pur non riuscendo ad ottenere una chiara vittoria.

Sill'altro fronte, gli eserciti di Vashti e Shohn Maht si fronteggiano poco lontano dalla tetra cittadella di Adunakhur, ma sebbene le due avanguardie ingaggino spesso scontri di portata limitata, i due Caduti sembrano poco propensi a gettare tutte le proprie forze in uno scontro risolutivo. Dopo tre giorni di attesa, quasi di comune accordo, i due eserciti levano il campo diretti verso i rispettivi territori

Nei mesi successivi il conflitto perde di intensità, degenerando in una serie di brevi incursioni nei territori avversari che lasciano il posto ad un silenzio sovrannaturale, quasi che le due alleanze, accertata l'impossibilità di distruggere rapidamente l'altra, abbiano stabilito una tregua inquieta.
 

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Dominio dei Frostlings

La parola d'ordine del Dominio quest'anno sembra essere "rafforzamento e consolidamento". Primo atto ufficiale del nuovo anno è il riconoscimento del culto della Regina delle Nevi come religione ufficiale del dominio. Re Draksmarg inoltre invia una forte somma al clero allo scopo di creare una gerarchia che faccia capo al gran sacerdote di corte e invia missioni di conversione nelle regioni del sud dove ancora perdurano tracce di Panteismo.
Lavori imponenti di ampliamento e rafforzamento vengono intraprese a Bianco Cristallo, sia per rendere più splendida la capitale sia per rafforzarne le difese contro eventuali altre incursioni di Vashti. Una nuova città inoltre viene costruita nella regione di Noricum perchè faccia da centro amministrativo delle regioni del sud, e battezzata Casa delle Nebbie soprattutto per via del clima.
Misure energiche vengono intraprese inoltre in ambito militare: i generali superstiti del passato regno vengono, con un gesto senza precedenti, "pensionati" per incompetenza e uomini nuovi assungono i massimi vertici dell'esercito reale. Inoltre numerosi reggimenti vengono reclutati per rafforzare anche numericamente la machina militare.
 

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Unione di Carandor

Il Direttorio e il generale Alath Dam dedicano il 3927 principalmente al compito di ammodernare ed abbellire le città dell'Unione, uno degli stati più urbanizzati e più popolati di Ea, per venire incontro alle esigenze di espansione della società nonchè per cercare di risurre il pericolo sempre presente di epidemie. Ovviamente simili lavori richiedono grandi quantità di denaro, ed anche per questo l'Unione decide di approfondire i legami con i consanguinei di Minnonar allacciando numerose nuove rotte commerciali come anche proclamando ufficialmente il culto di Gallean quale religione di stato. Alcuni fondi raschiati dal fondo del barile vengono anche destinati alla ricerca, nella speranza di non rimanere troppo indietro rispetto ai regni vicini.
Sarebbe un'annata tutto sommato tranquilla, ma col sopraggiungere dell'autunno scoppia un vero e proprio finimondo: l'ex membro del direttorio Malros Shadowbane infatti rivela pubblicamente che la Repubblica di Sarmatia ha tradito l'Unione finanziando segretamente il pretendente frostling nella recente guerra civile con la connivenza di una potenza straniera, il cui nome però non è riuscito ad ottenere. Per provare le proprie dichiarazioni, Malros presenta una serie di dossier e rapporti sottratti ai Sicari di Carandor incaricati di indagare secretamente sulla vicenda e che attestano oltre ogni dubbio che Sarmatia non solo ha finanziato Skukuruk ma ha fornito al nemico i piani di battaglia e un resoconto dei movimenti dell'esercito, oltre alla presenza di flussi di denaro di incerta provenienza serviti per finanziare la compagnia mercenaria degli Spaccacrani per convincerli a schierarsi per il pretendente.
L'azione di Malros Shadowbane è palesemente rivolta a screditare il generale Dam eil suo governo, ma in Sarmatia le cose vanno persino peggio...lo scandalo è enorme e il fatto che la Repubblica fosse pronta a sacrificare i suoi stessi soldati che militavano nell'esercito federale pur di mettere in difficoltà gli elfi è qualcosa che nessun vero patriota umano può accettare. Violenti diordini scoppiano a Sidr'Ost e Varael e a niente valgono le smentite prima e le giustificazioni poi, addotte dal governo. A Varael il generale Karston ordina alle truppe di sedare la rivolta, col risultato che i soldati rifiutano di obbedirgli, gli elfi apostrofandolo come traditore e gli umani come traditore E assassino.
Mentre Sarmatia sprofonda nel caos, a Gwaith'Ost infuriano le polemiche fra i sostenitori del regime del generale Dam e gli elfi xenofobi che ancora una volta hanno trovato in Malros Shadowbane il loro protavoce, ma differenza dell'altro membro della federazione, lo stato non appare in pericolo mentre la Repubblica di Sarmatia è praticamente collassata.
 

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La Grande Guerra del Sud

Sull'onda delle vittorie ottenute nella guerra con Justa e con l'approvazione del governo di Britannia, gli staterelli separati dei dragonidi si riuniscono nuovamente anche se per placare gli scrupoli del sacro imperatore, il nome scelto del nuovo stato è Dominio Dragonide. La proclamazione coincide con la caduta di Rhaak H'Astor che dopo un assedio di sole due settimane apre le porte all'esercito del Dominio, dopo aver linciato il governatore justano per buona misura.
La proclamazione però sembra provocare una reazione a catena: uno dopo l'altro, il Regno di Minnonar, il Regno di Ishitara ed il Formicaio dichiarano guerra al risorto stato dragonide. I primi a muoversi sono gli Eldar il cui esercito, forte di oltre 15,000 guerrieri, attraversa il confine puntando rapidamente verso la città, troppo tardi però per impedirne la conquista. Le forze di Yngold, 11,000 soldati comandati da Uther Dracaris avanzano per fermarle. Lo scontro si fa subito accanito: 5000 arcieri elfici e 4000 dragonidi ingaggiano un duello all'ultima freccia, mentre gli Eletti al centro lanciano una salva e poi caricano come d'uso, scontrandosi con gran fregore contro i lancieri dragonidi del centro, sull'altro lato invece lancieri elfici e fanteria dragonide cercano di sopraffarsi.
La resistenza delle forze mercenarie è accanita, ma ben presto il generale Dracaris si rende conto che gli eletti al centro stanno lentamente ma sicuramente respingendo i suoi soldati e non appena intravede la cavalleria eldar prepararsi ad una carica ordina il ripiegamento verso i cancelli della città, ripiegamento che viene eseguito con successo anche se i 1000 cavalieri pesanti elfici cercano in ogni modo di spezzare lo schieramento e trasformare la ritirata ordinata in una rotta.
Alla fine della giornata l'esercito eldar rimane padrone del terreno e si appresta ad assediare a sua volta Rhaak H'Astor: le eprdite assommano a poco meno di 1600 soldati, la metà dei quali arcieri. I dragonidi per parte loro hanno perduto 3300 soldati.

Ben più aggressiva la politica del Formicaio: i formian entrano in forze nella regione di Arkhosia devastandone le campagne e lasciando un contingente ad assediare la città. Il grosso delle truppe invece prosegue la sua avanzata puntando sulla capitale Yngold che viene a sua volta cinta strettamente d'assedio.

Lasciate ai suoi alleati le operazioni militari contro i dragonidi, la Repubblica di Justa per parte suo si chiude a riccio in difesa delle isole principali in preparazione alla difesa da un attacco che però non arriva: quando le arpie si muovono lo fanno infatti per via terra inviando un esercito attraverso i territori dell'Antico Fuoco e dei Naga per poi piombare sui territori coloniali della repubblica. Una piccola flotta justana al comando dell'ammiraglio Rabin cerca di impedire alle truppe delle arpie l'attraversamento del fiume ma la squadra navale justana è troppo ridotta per bloccare i guadi e sebbene infligga alcune perdite al nemico non riesce a impedirne l'avanzata.
Le regioni di Nuova Lannach e Nuova Justa vengono occupate senza incontrare resistenza, ma a differenza dei territori di Lannach, vengono saccheggiate senza pietà. In particolare, le proprietà di coloni justani vengono devastate, bruciate e saccheggiate fino alle fondamenta, i campi cosparsi di sale. Le proprietà dei coloni lucertoloidi o Naga invece vengono risparmiate: evidente l'intento terroristico dell'azione.
 
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Regno di Ishitara

L'evento principale dell'anno è l'alleanza offensiva e difensiva stipulata con il Regno di Minnonar, alleanza che porta Ishitara ad entrare in guerra al fianco degli eldar contro il risorto stato dragonide, anche se per il momento la diarchia si limita ad una funzione di supporto. Per cementare l'alleanza vengono anche create nuove rotte commerciali fra le due nazioni mentre fervono i preparativi e vengono reclutati numerosi nuovi reggimenti oltre che varate alcune squadre navali nuove di zecca.
In politica estera si segnalano colloqui con il Dominio Frostlings per rinnovare, con alcuni emendamenti, l'alleanza esistente al tempo della Regina Malvagia, trattative che terminano con successo e con la sottoscrizione di un nuovo trattato. Si conclusono positivamente anche le trattative commerciali intraprese con il ducato di Sylvania e che vedono numerosi carri di risorse prendere la via di Ishitara, dietro pagamento di oro. Dopo diversi anni in cui la corte è rimasta sprovvista di maghi finalmente un nuovo manipolatore di amgia viene addestrato e preparato per assumere il suo ruolo a corte. Il nuovo mago avrà il non facile compito di ripulire la reputazione del ministero della magia dopo la sinistra parentesi della Regina Malvagia e delle sue adepte.
Infine si segnalano corposi investimenti nella ricerca tecnologica, soprattutto in ambito militare e l'inizio di una campagna di conversione volta a unificare il popolo di Ishitara nel culto della Dea del Mare.
 
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Regno di Minnonar

Ancora non si sono spenti gli echi della guerra contro l'Unione che lo stato eldar inizia una nuova guerra, questa volta contro i dragonidi e presumibilmente contro i loro sovrani umani, intervento che prefigura una estensione ed un aggravamento della Guerra del Sud, nel caso entrino in vigore le alleanza incrociate fra i vari stati. In ogni caso gli eldar guadagnano l'intervento al proprio fianco di Ishitara che sottoscrive una alleanza offensiva e difensiva.
Il cambiamento di sovrano da Re Loras alla Regina Elenwen non sembra aver cambiato la politica generale del regno: gli uomini-lucertola della costa del sale vengono "epurati" brutalmente e la regione ripopolata con coloni Eldar. La città di Texinok viene mantenuta ma ristrutturata secondo i criteri eldar e ribattezzata Galsinya e vengono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo porto. Con un grande dispendio di denaro e manodopera viene inoltre completato il mausoleo di Dor-Lomin un'opera senza uguali che dona grande prestigio allo stato eldar presso le altre genti.
Nuove rotte commerciali vengono stabilite con gli stati di Ishitara e Carandor con i quali i rapporti sono ormai consolidati. Fra i primi atti della nuova regina ci sono anche l'ampliamento della corte col reclutamento di un nuovo generale e di un nuovo mago e lo stanziamento di forti somme di denaro nella ricerca. Essendo terminati i lavori del mausoleo, le tasse vengono riabbassate al livello consueto. Infine, sebbene in pratica sia più che altro un riconoscimento formale, viene proclamata come religione di stato la fede di Gallean, il creatore dei Primogeniti.
 

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Reame delle Spriggan

Caso più unico che raro, le driadi cominciano a prendere qualche passo per uscire dal proprio splendido isolamento, forse per via delle guerre che continuano a scoppiare nei dintorni dei loro confini. Fatto stà che la regina intraprende, principalmente tramite il proprio inviato Pilade, alcuni sondaggi con Sylvania e con Minnonar. In particolare i colloqui con Sylvania si conclusono con la sottoscrizione di un trattato formale di alleanza. Mentre hanno luogo questi colloqui continuano i lavori per il miglioramento dei territori sotto il controllo Spriggan. In particolare si registrano la costruzione di un magazzino e di una nuova torre di magia. Si segnalano inoltre il reclutamento di alcuni nuovi reggimenti e lo stanziamento di fondi massicci per la ricerca tecnologica. Alcuni coloni vengono spostati dalla regione di Xylos a quella di Xoconoc.
 

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La Battaglia contro Sijansur

Piuttosto prevedibilmente, viste le minacce rivolte ai due alleati, l'esercito di non morti comandato dal Caduto Sijansur muove verso la regione di Steppamorta per incontrare le forze di Sylvania e dei Rahonavidi. Ammaestrato dallo scontro che ha visto la sconfitta di Melchior la tattica usata da Sijansur è più cauta e punta ad evitare di farsi accerchiare dalle truppe dei due stati del nord e se possibile a dividerli ed affrontarli separatamente. La tattica dell'esercito di Sylvania, che cerca di evitare lo scontro frontale per aggirare l'esercito del Caduto ed attaccarlo alle spalle fa involontariamente il gioco di Sijansur: mentre un distaccamento di 5000 non morti, coavidati da una magia da guerra che rallenta in maniera esasperante i movimenti delle truppe migliori di Sylvania (le guardie nere del Duca) tengono impegnato l'esercito ducale, il grosso delle forze di Sijandur (circa 20,000 cadaveri rianimati di cui oltre 4,000 death knight) si gettano sulle forze Rahonavidi mettendole da subito in grave difficoltà, in specie quando una nuova magia da battaglia colpisce alcuni reggimenti di Tiranni all'ala sinistra facendoli impazzire di terrore e provocando una mischia furibonda con quelli rimasti sotto il controllo dei domatori.
Sull'altro fronte le truppe di Sylvania tentano con insistenza di forzare il contingente incaricato di trattenerli anche utilizzando la magia ed evocando una pioggia acida contro le schiere di morti rianimati: l'effetto però è minore di quello che la magia avrebbe avuto contro delle truppoe viventi: ancora una volta la cieca obbedienza dei morti rianimati e la loro insensibilità al dolore si rivelano una grossa gatta da pelare per i loro avversari.

La battaglia viene decisa dalla resistenza accanita della fanteria pesante e dei lancieri Rahonavidi che strette le fila e combattendo spalla a spalla riescono a mantenere integro lo schieramento tenendo testa all'incalzare dei death knight di Sijansur finchè le forze di Sylvania non riescono finalmente a superare i non morti che li trattenevano e ad accorrere in aiuto agli alleati.
A questo punto per evitare di essere circondato ed andare incontro a una sconfitta irrimediabile Sijansur preferisce abbandonare la battaglia e ritirarsi in buon ordine nelle Wastelands riuscendo così a salvare la maggior parte della sua orda: visto l'andamento della battaglia i comandanti alleati si ritengono soddisfatti di essere riusciti a resistere alla marea.

L'esercito di Sijansur perde circa 6,000 soldati dei 25,000 iniziali; degli alleati i Rahonavidi subiscono le perdite più gravi avendo lasciato sul terreno circa 2400 dei loro valorosi guerrieri e una ventina di Tiranni mentre Sylvania perde poco meno di 2000 guerrieri.
 

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Fortezza Pugno di Ferro

Il clan nanico del pugno di ferro attraversa un'annata travagliata. Nell'estate del 3927 infatti scoppia una clamorosa agitazione fra la classe dei minatori che dopo tanti anni di lavoro a cottimo e sottopagato, aggravato per di più dal fatto che solitamente sono sempre i minatori a fornire il maggior numero delle reclute per l'esercito, decidono di manifestare il porprio scontento con una serie di disordini che rapidamente paralizzano le attività dell'intero stato. Nate come spontanee manifestazioni di malcontento, le rivolte rapidamente si collegano fino a diventare un vero e proprio pericolo per lo stato anche perchè le classi superiori sanno benissimo di non poter contare sui propri soldati per sedare una rivolta di questo tipo. Dando prova del noto realismo della razza nanica, il Re e i suoi consiglieri inziano una trattativa con i capi della rivolta.
 

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Dominio Dragonide

I dragonidi hanno appena il tempo di festeggiare la rinascita del loro stato unitario che vengono assaliti da praticamente tutti i propri vicini. Di fronte a forze così soverchianti la difesa è pressochè impossibile e in breve il territorio dello stato viene invaso e le città poste sotto assedio. E' piuttosto evidente che senza aiuto la durata del nuovo stato sarà pietosamente breve.
 

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Il Formicaio

Per ordine della Regina i Formian reclamano come propria la regione di Arkhosia in base ai trattati sottoscritti al tempo della guerra contro il Dominio Arkhosiano. Il casus belli è un assoluto pretesto privo di validità ma i Formian non si fanno troppi problemi essendo per loro la volontà della regina, legge...in ogni caso circolano malelingue secondo le quali la Repubblica di Justa avrebbe versato una cospicua somma di denaro nelle casse della Regina.
Approfittando dell'impegno delle truppe dragonidi sul confine opposto l'esercito Formian invade senza difficoltà le regioni di Arkhosia e Yngold ponendo sotto assedio entrambe le città, il tutto senza incontrare resistenza.
Sul fronte interno i Formian sono molto impegnati in attività costruttive consistenti in particolare nell'ampliamento delle città di Alveare Primario e Nido Meridionale. Grandi somme di denaro vengono nel contempo investite nella ricerca tecnologica e magica.
Infine si segnala il reclutamento di diversi nuovi reggimenti per rafforzare le forze armate dello stato.
 
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Sacro Impero di Britannia

L'impero di Britannia appare concentrato sul fronte interno. Primo atto ufficiale dell'imperatore Clovis è la proclamazione ufficiale della fede del Padre Celeste come religione di stato dell'intera Britannia....coronamento questo alle molteplici campagne di conversione effettuate negli anni passati. Viene inoltre sancita per decreto reale la costruzione di una nuova città nella regione di Doravos che non sorprendente sfoggio di fantasia viene battezzata...Doravos.
Clovis ordina anche una serie di spostamenti di coloni: l'intento è quello di migliroare la distribuzione dei cittadini nel regno per evitare lo scoppio di epstilenze ed ottimizzare lo sfruttamento delle risorse ma lo spostamento frozato di tante persone causa un certo scontento fra il popolino di Britannia che si sente un pò vittima dei capricci del Sacro Imperatore.
In politica estera si segnala un accordo comemrciale con l'Impero meridionale riguardante il libero passaggio dei rispettivi emrcanti nei rispettivi territori e città. Degni di nota anche lo stabilimento di una nuova rotta commerciale con i vicini goblin e l'investimento di una forte somma nella ricerca navale con lo scopo principalmente di ridurre il gap con la potenza marinara di Justa.
 

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Ducato di Sylvania

Con l'eccezione della grande battaglia contro Sijansur, Sylvania attraversa un anno molto tranquillo contrassegnato soprattutto dall'intensificazione del commercio con Ishitara e dai preparativi per il Grande Torneo della Rosa d'Oro che si terrà il prossimo anno e che promette di rinverdire (e possibilmente superare) i fasti del Torneo di Ishitara. Per il resto il duca "lavora sott'acqua" (letteralmente. Sostiene che la cosa fa bene alla sua capacità di concentrarsi e che se non lo facesse che cazzo di dio del mare e delle navi sarebbe? Ovviamente le sessioni di "lavoro" durano pochino ma nessuno osa farglielo notare) e stipula un trattato di alleanza con il reame delle driadi. Verso la fine dell'anno nella capitale viene tenuta una grande parata in cui il Duca porta a processione niente meno che la testa di Melchior, oltre ad un contingente scelto dei suoi valorosi soldati. La cosa avrebbe anche un buon effetto sul morale dei cittadini...non fosse che il Duca decide che lo "spettacolo non è gratis" e obbliga tutti i cittadini presenti alla parata a pagare il biglietto!
Si segnala anche il reclutamento di diversi reggimenti nella enclave di Konradstafen perchè servano di guarnigione al lontano (e inutile secondo molti) possesso del ducato e la costruzione, nella stessa città, di un porto. Sempre a Konradstafen vengono inviati anche un numeroso gruppo di coloni, per aumentare la popolazione della città. Nonostante la lunga marcia di trasferimento i cittadini non sembrano troppo insoddisfatti di avere mezzo continente fra loro e il beneamato Duca...
 

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Impero Rahonavide

Dopo alcuni colloqui informali con la Banda Reale, l'impero Rahonavide ottiene, anche se non troppo volentieri, la cessione di una regione in compenso dell'aiuto prestato contro Melchior. La regione ceduta dagli gnoll è peraltro la desolata wasteland nota come "Steppamorta": qui si radunano le truppe Rahonavidi e gli alleati di Sylvania in previsione dell'attacco del Caduto Sijansur che si verifica puntualmente all'inizio della primavera ma che viene respinto grazie allo sforzo congiunto dei due eserciti.
Resa sicura, almeno per il momento, la regione, i maghi Rahonavidi si dedicano a dare una dimostrazione pratica di quanto affermato nel convegno di Kyrne Lamiya riuscendo nell'impresa di purificare la regione dalla corruzione dei Caduti: il successo dell'impresa dona un alone di prestigio ai Rahonavidi anche l'utilità effettiva della regione recuperata (una steppa per l'appunto) è relativamente ridotta. Ottenuta questa vittoria, l'impero si occupa di vendere una grossa partita di cristalli di mana a Sylvania in cambio di oror che viene poi speso per l'irrigazione di una regione e per un ulteriore sussidio ai vassalli di Trollheim. Una discreta somma viene anche utilizzata per finanziare alcuni progetti di ricerca.
 

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Banda Reale Gnoll

Ceduta la regione di Steppamorta ai Rahonavidi quale "compenso" per l'aiuto prestato non è una cosa che sia molto piaciuta al Condottiero e la cosa raffredda ntoevolmente le buone relazioni fra i due paesi tanto che quando appare chiaro che Sijansur ce l'ha a morte soltanto con chi di fatto possiede la etsta di Melchior, gli Gnoll preferiscono tenersi fuori dalla contesa e rimanere a leccarsi le ferite. Non una cattiva politica considerando i danni che l'invasione di Melchior ha inflitto alla Banda Reale. In effetti molte voci fra i capi clan gnoll sembrano levarsi per proporre una Grande Migrazione verso terre più fertili e meno pericolose.
 

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Trollheim

Grazie ai sussidi Rahonavidi i Troll completano numerose opere di irrigazione nei territori bagnati dal Grande Fiume riuscendo così a raggiungere , dopo tanti anni di carestie, una produzione di cibo bastante all'intera popolazione. Vengono anche completati il reclutamento e l'addestramento di un piccolo ma efficiente esercito e persino di raggiungere un pur minmo grado di coesione, fatto questo stimolato anche dalla vicinanza con l'ostile Matriarcato di Kalassia.
 

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Clan del Corvo

Venti di guerra percorrono il territorio del Corvo: in tutto il territorio dei nani vengono reclutate e addestrate nuove truppe mentre le forge lavorano a tempo pieno per armare il grande esercito che il Re ritiene necessario per le future imprese del regno. Non solo, ma a seguito di itnensi colloqui con il Khan di Zungaria, il clan si assicura un nutrito contingente di minotauri in qualità di truppe mercenarie anche se la Zungaria come nazione afferma chiaramente che rimarrà neutrale in qualsivoglia conflitto il Clan del Corvo voglia intraprendere.
Il grande esercito messo insieme dai nani si raduna nella regione di Un'Goro e la tensione con la vicina Nuova Orda ( che a sua volta stà accumulando freneticamente truppe nella regione di Ogrimmar) è vicina al parossismo.
 
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Matriarcato di Kalassia

Nessuna notizia da Kalassia e dagli elfi scuri che la abitano. Chi varca i suoi confini sparisce regolarmente senza lasciare traccia e l'ostilità dello stato drow nei confronti dei suoi vicni è quasi palpabile.
Segno ancor più inquietante, vengono intraviste pattuglie di drow nelle regioni meridionali adiacenti al territorio di Syrad Amon: si teme un'alleanza fra il Caduto e i seguaci della dea Llorathh.
 

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Grande Waagh Goblin

L'atteggiamento ostile dei nani determina la brusca fine della politica di distensione che tanti risultati aveva portato negli anni passati: di punto in bianco la Waagh interrompe ogni rapporto commerciale con gli stati nanici e stringe un patto di alleanza difensiva specificatamente diretto a proteggere i contraenti da un attacco dell'Alleanza di Wotan, nientemeno con la Nuova Orda. La palese minaccia nanica infatti ha l'effetto di indurre i due stati dei pelleverde a superare le proprie divergenze di fronte ad una possibile aggressione. Anche il trattato di non aggressione con l'Impero dell'Arpia viene tramutato in una vera e propria alleanza difensiva. Si segnala infine la cessione del protettorato dei Colli Neri alla Repubblica di Ambir, un gesto che ha l'evidente significato di accattivarsi il vicino orientale.
Le rotte commerciali perdute vengono sostituite con analoghe rotte stabilite con i propri vicini mentre alla Contea viene fatto capire senza tanti complimenti che pace o non pace, un allineamento degli hobbit con gli stati nanici verrà trattato come un atto di guerra. Anche sul fronte interno la Waagh è tutt'altro che inoperosa: Khas Karatun viene ampliata, vino viene distribuito gratutiamente al fine di aumentare il morale della popolazione, una caserma sorge a Narakal e infine con l'aiuto di lavoratori umani provnienti da Britannia viene costruita una torre di magia, sempre a Khas Karatun.
 

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Khanato di Zungaria

Mentre la tensione sale rapidamente fra gli stati ai suoi confini Rangor Khan proclama esplicitamente la neutralità dei clan della Zungaria. Di fronte ad una enorme somma pagata dal Clan del Corvo comunque il khan accetta di fornire un contingente militare a titolo di soldati mercenari. Il denaro ricevuto viene reinvestito in un ampliamento della città di Urcan-Balit e di una serie di miglioramenti (Granaio, irrigazione, investimenti tech). Rangor Khan chiede inoltre ufficialmente alla Contea la conoscenza relativa all'incantesimo di purificazione allo scopo di neutralizzare il veleno di Lazarus nei tratti di fiume che passano per i territori in mano ai minotauri.
 
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