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Sacro Impero di Britannia

Dopo frenetici colloqui intercorsi con i propri ingombranti vicini, Britannia decide di entrare in guerra contro Justa al fianco dell'impero meridionale. La flotta di Britannia, pur subendo pesanti perdite, contribuisce alla vittoria alleata nella battaglia navale del mare di Lannach, mentre i propri vassalli attaccano il territorio della Repubblica mercantile per via di terra. Gli eserciti britannici invece, almeno per ora, rimangono sul territorio del Sacro Impero. L'esercito nazionale viene comunque ingrandito dal reclutamento di numerosi reggimenti, probabilmente in vista delle prossime campagne.
L'intervento nella guerra non è comunque l'unica mossa intrapresa in politica estera. A seguito dello scambio di note diplomatiche con Minnonar e forse come ritorsione per l'ostilità mostrata dai priminati viene cancellata la rotta commerciale verso la città di Val Nira, rimpiazzata da un nuovo scambio di carovane con la Waagh.
Di grande importanza è anche l'accordo firmato con i mezzuomini per il monopolio commerciale della capitale Taraska, accordo che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe permettere di aumentare sensibilmente gli introiti dello stato.
Per il momento lo stato britannico non sceglie alcuna religione di stato in maniera ufficiale, comunque l'atteggiamento di rpeferenza per la fede del Padre Celeste è evidente come testimoniano le continue campagna di conversione intraprese nelle province a maggioranza panteista.
 

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Repubblica Mercantile di Justa

Non è una annata facile per la Repubblica che se da una parte subisce una sconfitta navale nel tentativo di impedire alle arpie di conquistare Lannach, dall'altra vede i suoi territori sul continente invasi da un esercito del principato vassallo di Britannia. Sul lato positivo della bilancia comunque ci sono le gravi perdite inflitte alla flotta alleata, la quale difficlmente potrà permettersi azioni offensive nel breve periodo oltre al fatto che il blocco inflitto al porto di Kyrne Lamiya ha sicuramente danneggiato il commercio dell'impero meridionale.
Consapevole ora più che mai che impedire all'esercito di terra delle arpie di giungere sul territorio della repubblica è vitale per la sopravvivenza stessa dello stato, gli arsenali navali di Justa lavorano a pieno ritmo per varare nuove squadre di galee e navi da guerra per rafforzare la Grande Flotta, mentre si studia come utilizzare la compagnia mercenaria appena reclutata: l'intenzione era di sbarcarla a Lannach ma anche se il tentativo è fallito le navi da trasporto che imbarcavano i mercenari sono rimaste intatte per cui almeno da questo lato non si registrano perdite.
Da segnalare comunque che se il popolo della Repubblica rimane fedelmente dalla parte del governo e dei Re del Mare, i grandi principi mercanti mostrano segni di inquietudine sempre crescente: nessuno crede veramente ad un attacco diretto alla città, ma il timore della perdita completa delle colonie sul continente è uno spauracchio che gli oppositori sventolano a mò di bandiera presso nobili e armatori di navi.
Notizie migliori giungono da nord: in ricompensa dell'aiuto fornito nella guerra civile, il Dominio concede a Justa una enclave di territorio sull'Isola della Foca. Si segnala infine qualche piccolo investimento in vari campi di ricerca.
 

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Grande Waagh Goblin

Il 3926 vede i goblin "scoprire" una certa vocazione al commercio, o almeno così si direbbe vedendo le trattative che protano allo stabilimento di diverse rotte commerciali con nani e mezzuomini. Meno agevoli ma alla fine coronate da un minimo di successo sono anche le trattative che la Waagh cerca di intraprendere con la Nuova Orda: malgrado la ferma ostilità degli orchi, che sembrano portare rancore ai goblin per la conquista di alcune regioni abitate da orchi ma probabilmente soprattutto per la loro passata alleanza con l'orda del tramonto alla fine viene raggiunto un accordo almeno per una rotta commerciale.
Sul piano diplomatico viene anche formalizzato un trattato di alleanza con Britannia anche se per il momento la Waaagh non sembra intenzionata a intervenire nella guerra scoppiata fra Britannai e la Repubblica di Justa. Ma forse è solo tempo preso per fare rpeparativi...la Waagh infatti intraprende un programma di massicci reclutamenti, inoltre un nuovo generale viene a far parte della corte di Goblinahalt.
Sul finire dell'anno, i goblin proclamano la fede di Mork religione di stato ed intraprendono una campagna di conversione dei residui di fedeli panteisti ancora rpesenti nello stato.
 

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Impero dell'Arpia

L'uscita dal conflitto di Ambir e dei resti dell'Unione dell'Antico Fuoco, oltre al trattao di non aggressione coi Goblin e Britannia fanno sentire Silene abbastanza sicura da revocare l'aumento del "Diritto di Esistere" operata due anni prima in quanto "lo stato di emergenza è terminato". C'è comunque chi fa notare che la diminuzione delle elargizioni statali alla popolazione di arpie rimane in vigore, segno forse che Silene preferisce alleviare le tensioni interne dello stato affidandosi piuttosto alle sue corrazziali, la cui solidarietà di razza rimane incrollabile nonostante gli indizi sempre più chiari sul fatto che anche fra le arpie esistano diverse fazioni in lotta fra loro.
Sul piano militare l'Impero riporta con l'aiuto di Britannia un buon successo navale contro la più forte flotta justana, ma l'entità delle perdite dissuade dal tentare assalti diretti alla città mercantile, la cui flotta rimane nettamente più forte. In ogni caso la vittoria permette di completare la conquista di Lannach e di rafforzare la presenza di truppe sull'isola con l'invio di alcuni altri reggimenti.
Il 3926 vede comunque l'impero meridionale limitarsi a rimpiazzare le perdite delle recenti campagne, concentrando le proprie finanze nel rafforzamento della flotta con alcune nuove squadre di navi da guerra ma soprattutto con massicci investimenti in studi magici e nella ricerca di nuovi icnantesimi.
A metà dell'estate, l'Impero meridionale proclama la propria adesione alla fede Panteista: un atto più che altro formale dato che la gerarchia panteista non riceve alcun aiuto o direttiva dal governo (ma nemmeno è controllata od ostacolata) mentre dal canto loro le arpie rimangono allegramente fedeli alla loro Predatrice dei Cieli non degnando della minima attenzione quei pochi predicatori che cercano di illustrare loro la fede in OgniDei.
 

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Confederazione Naga

Vengono varate alcune modifiche all'ordinamento della Confederazione in modo che gli antichi legami tribali siano ufficialmente cancellati. All'atto pratico ovviamente il compito di lasciarsi alle spalle le antiche consuetudini tribali si rivela difficoltosoma i Naga appaiono molto determinati a competere alla pari con gli altri popoli di Ea. Semrpe a questo fine ogni singola moneta d'oro risparmiata viene investita nella ricerca che effettua alcuni sostanziali progressi.
 

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La Guerra dei Morti

La defezione di Lady Vashti sembra aver molto turbato gli equilibri di potere all'interno della più antica alleanza fra i Caduti. I quattro membri superstiti del Consiglio del Giudizio sembrano spostare le proprie forze per parare una eventuale minaccia da parte del nuovo Covenant. Sul finire dell'estate la tensione sembra sfociare in un conflitto aperto quando due eserciti di cadaveri ambulanti, appartenenti rispettivamente a Ceyandev e a Diksha si scontrano nel pieno delle Wastelands. La "prescelta delle tenebre" sembra avere la meglio, ma per tutta risposta un enorme esercito di non morti al comando di Vashti in persona entra nel territorio di Ishan'Gul, ne sconfigge l'esercito e pone l'assedio alla cittadella di Adunakhur. Gli esploratori riferiscono comunque che l'attacco assomiglia più a una missione punitiva che un assedio vero e proprio, tanto e vero che le forze di Vashti non fanno alcun tentativo di prendere la cittadella nelle settimane successive e certo non ci si può aspettare che Adunakhur si arrenda per fame...
Nel bel mezzo di tutto questo alcuni scout di Carandor ritornano precipitosamente in patria portando sconnessi racconti a proposito della marcia di un esercito di Shohn Maht in testa al quale procede uno spaventoso abominio non morto, una creatura da incubo della quale non si riesce ad ottenere un quadro accurato dato che ogni esplroatore sembra raccontare una storia differente e tutti appaiono terrorizzati.
Nell'osservare tutto questo i saggi non possono fare a meno di chiedersi se non si stia per assistere ad una vera e propria guerra fra i due schieramenti di Caduti e come dovrebbero comportarsi gli stati del nord di fronte a questa evenienza, se rimanere a guardare il conflitto fra i Caduti o cercare di approfittarne per attaccarli, col rischio però di provocare una grosse-koalition dei non morti contro la minaccia comune.
 
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