Battaglie turno 13

TFT

Ninja Skilled!
Sangue in moscovia:

Forze in campo: esercito polacco e esercito di Pskov contro esercito moscovita

Dopo una lunga traversata verso est nel fango di un tempo pessimo e torrenziale, le truppe della coalizione polacca giunsero in vista di Mosca e si prepararono alla battaglia. I coalizzati contavano quasi 50.000 uomini pronti all'azione mentre le difese moscovite erano fiacche e deboli. Dopo settimane di guerra civile scoppiata per un motivo non ben precisato, i rus possedevano poco meno di 15.000 uomini, con il morale non esattamente alle stelle.
Cercarono di tenere i polacchi oltre il fiume, combattendo con onore per la libertà della propria terra.


La battaglia:


I polacchi tentarono immediatamente di sfruttare la forza dirompente della loro cavalleria pesante dividendosi in due grandi ali che attaccarono a tenaglia, incuranti del fastidio del fiume. Il corpo centrale dell'esercito, in particolare i fanti pesanti, furono mandati all'attacco contro i moscoviti che non disponevano di archibugi. Nonostante il buon tiro fatto dai balestrieri lo scontro corpo a corpo si raggiunse molto presto e fu immediatamente sfavorevole alle truppe di Mosca.
I lancieri oltretutto dovettero cercare di fermare la carica della cavalleria, rubando preziose braccia per la difesa della parte centrale, che stava rovinosamente indietreggiando.
Entrambe le ali, alla fine, furono sopraffatte da oltre 20.000 cavalieri che distrussero completamente i pochi gruppi di lancieri attivi. La cavalleria si diresse poi in profondità nel campo di battaglia, colpendo i fianchi nemici ad ondate. In meno di un'ora la battaglia era già finita e per i moscoviti non c'era speranza.

Esito:


Vittoria schiacciante dei polacchi.
I polacchi e i pskoviani perdono circa 2000 uomini
L'esercito moscovita è annientato.
 

TFT

Ninja Skilled!
A Napoli, ancora una volta:

Forze in campo: esercito pontificio contro esercito siciliano

Francesco Colonna era deciso a riconquistare le terre papaline appena perdute, in particolare la ricca città di Napoli. Qui ad attenderlo c'erano le truppe siciliane, lasciate allo sbando dopo la trionfale marcia vittoriosa degli anni prima. Senza ordini dal comando centrale i 10.000 siciliani si trovarono del tutto impreparati ad affrontare quasi 20.000 papalini e il Colonna seppe sfruttare al meglio l'effetto sorpresa in una tranquilla giornata senza vento.

La battaglia:

I papalini cominciarono da subito a tirare dardi e proiettili, sfruttando la loro maggior potenza di fuoco. I siciliani tennero duro, subendo perdite relativamente lievi ma non riuscendo a rispondere con sufficiente efficacia da causare danni rilevanti.
A quel punto si mossero i fanti papalini, in piccoli gruppi, per colpire ripetutamente il nemico sui fianchi con il supporto della cavalleria. Istintivamente i siciliani si misero a quadrato per meglio proteggersi, vanificando una carica della cavalleria nemica con una rapida risposta dei picchieri. Una volta finite le salve delle armi a distanza si ricorse al brutale corpo a corpo in cui i ponitifici diedero il meglio al centro, facendo contrarre molto rapidamente il versante nemico. I lancieri siciliani seppero tenere duro sul lato sinistro mentre il destro cedette dopo pochi colpi ma il vuoto fu rapidamente colmato dall'arrivo degli archibugieri in corpo a corpo.
In ogni caso la vittoria era chiaramente a favore del Papa fin dalle prime fasi della battaglia. I siciliani resistettero ancora ad un paio di pressioni fino a quando una carica di cavalleria pesante sfiancò il lato destro e ruppe il già labile morale delle truppe in loco, costringedole alla ritirata.

Esito:


Vittoria schiacciante dei papalini
I papalini lasciano sul campo circa 2000 uomini
I siciliani lasciano sul campo circa 6000 uomini
 

TFT

Ninja Skilled!
Viva l'Italia:

Forze in campo: esercito toscano contro esercito degli italiani filopapalini:

Le truppe fiorentine della Res Libera comandate da Giuliano de Medici marciarono in un clima molto umido e piovoso verso sud, cercando di prendere i pontifici da nord. Sfortunatamente per loro a Bologna trovarono un esercito che sventolava bandiere papali estremamente numeroso, forse composto da più di 30.000 uomini. I fiorentini ne contavano circa 18.000 ma non erano certo decisi ad abbandonare il campo, avrebbero fatto assaggiare ai filopapali il loro piombo.

La battaglia:


I fiorentini usarono la loro collaudata tattica quadrata con linee di picchieri e di archibugieri. Sfortunatamente questa era poco adatta contro un esercito leggero come quello degli insorti. Infatti il quadrato dovette avanzare per giungere a portata di tiro e nel frattempo fu bersagliato da nuvole di frecce che causarono perdite sensibili.
Fortunatamente gli archibugieri dotati di ruota seppero compensare le perdite causando notevoli disagi ai nemici che decisero di sacrificare gruppi di miliziani. Nel frattempo drappelli di cavalleria leggera usavano una tecnica mordi e fuggi contro i fiorentini, stando sempre fuori dalla portata delle picche. Un gruppo di circa 1000 cavalieri fu sfreddato dalla carica incrociata degli archibugieri nemici. I fiorentini non potevano avanzare se desideravano continuare a sparare e questo dava un incredibile vantaggio nella mobilità dei nemici che divisero l'esercito in alcuni gruppi per lanciare una serie di attacchi ai lati. I fiorentini tentarono di usare i loro 2000 cavalleggeri per aggirare questa manovra ma i lancieri nemici li costrinsero alla fuga, pur uccidendone relativamente pochi.
I fiorentini ora stavano passando in vantaggio come numero di vittime e riuscirono anche a far fuggire alcuni reparti di miliziani ma la tattica di aggiramento nemica era finalmente completata. Gruppi di fanti leggeri ingaggiarono la lotta con i lenti picchieri e il resto degli armati tentò di violare il quadrato con il supporto della cavalleria. I cavalieri pesanti papalini tentarono un aggiramento ampio che riuscì e colpì in pieno due reparti di balestrieri fiorentini.
I fiorentini fruttarono la propria fanteria pesante per falciare i gruppi di miliziani nemici e aprire un cuneo nella difesa avversaria ma il rapido intervento dei cavalieri pesanti li costrinse a desistere. I picchieri, eccessivamente imbottigliati, non riuscirono a dare il meglio di sè e gli archibugieri dovettero sguainare i coltelli per mantenere la posizione. La battaglia continuò ancora per un po' con un tentativo fiorentino di sfondare sul lato destro con i fanti leggeri, fallito. Giuliano venne colpito da un lanciere papalino e cadde a terra, causando grande paura nei suoi che decisero di abbandonare la battaglia.

Esito:


Vittoria netta dei filopapalini
I filopapalini perdono circa 5000 uomini
I fiorentini perdono circa 6500 uomini e il loro comandante
 
Alto