Fuga da Kalassia

[dixie]

"chi cazzo ze ne frega di chi gli ha dato quella coza, ringrazia che gliela ha data e quello è crepato come una cane cozi noi non crepiamo!"

ah...pragmatismo Goblin.

"vedi Plik...lui è cicciottello zentimentale, mica come te e me che fregacazzo...poi quando torna a caza io moztra te Mamma Ragna..."

parla al suo nuovo Famiglio ovviamente.

"una volta fuori, deve cercare di capire ze prigionieri è utile o no. ze utile libera e zi cerca armi, zi ammazza tizio con chiavi e zi libera tutti, fa cazino e noi zcappa, ogniun per ze e Mork per me..."

il suo modo di dire "ogniun per se e dio per tutti", molto Goblinosa come visione.

"zti cazzo di 'recchieapunta negre, ze torna a caza io dice a Gran Kapo di preparare Guerra a 'recchieapunta vicini, cozi...per vendetta..."

i poveri Minnonariani non c'entrano nulla, ma al Goblin non frega niente.

 

[Silen]

Dopo diversi minuti di lavorio silenzioso il lavoro del mezzuomo fu premiato da un "clic" piuttosto sonoro.

 

[Ostrègone]

"Sì!!!" disse molto piano dopo aver sentito quel suono e Folco alzò il pugno libero, esultando per quel successo. "Ottimo!" continuò a bassa voce, mentre sorrideva a Druk che stava dietro di lui.
"Adesso, non dobbiamo esagerare troppo. Se vediamo che qualcosa d'imprevisto rispetto alla ronda delle sentinelle, torneremo qui dentro, come se nulla fosse successo e pazienteremo. Non dobbiamo essere troppo avventati..." affermò, ammonendo il compare goblin. "Prima, però..." e guardò la cella, "...dobbiamo escogitare una misura per stare un po' più sicuri..." e iniziò a lavorare con un po' del pagliericcio presente nella cella. Aiutato anche da Druk, uscirono dei piccoli ammassi informi che avrebbero suggerito una presenza dentro della cella, anche se per via della fretta erano ancora piuttosto mal fatti. "Certo, dobbiamo migliorarli sicuramente" sussurrò a Druk, asciugandosi il sudore della fronte. "Adesso..."
E i due tornarono verso la porta. Piano piano il mezzuomo aprì la porta, senza fare molto rumore, e avanzò con passo felpato, dando un'occhiata nel corridoio illuminato dalla debole luce delle torce. Vedendo il campo libero, fece un cenno al goblin e poi, una volta fuori, socchiuse la porta della loro cella; soltanto in seguito andò gli usci delle altre celle, quelle immediatamente contigue alla propria, per capire se ci fosse qualcuno, morto o vivo che fosse.

 

[Silen]

Da un rapido esame le celle adiacenti sembravano al momento non occupate, eccetto quella dove giaceva il cadavere da cui il ragno aveva recuperato la spilla. Non si vedeva nessun drow nelle vicinanze, ma era probabile che ic arcerieri si limitassero a sorvegliare l'uscita.

 

[Ostrègone]

Folco pensò velocemente alle prossime mosse da fare. Consigliò a Druk di mandare il ragnone verso l'uscita per fargli osservare i carcerieri, così da capire quanti fossero, se e come fossero armati e quant'altro di utile. Dopo che Druk ebbe dato quelle istruzioni al ragno, lui e Folco iniziarono poi, sempre silenziosi, a controllare lì in giro nel corridoio o a vedere nelle celle se ci fosse qualche oggetto da usare come rudimentale arma, per essere pronti a ogni possibile esito di quel tentativo che stavano facendo.

@Silen

 

[Silen]

La ricerca per un'arma di qualunque genere è desolatamente negativa. Da parte sua il ragno riferisce la presenza di due carcerieri drow che custodiscono l'unica uscita.

 

[Ostrègone]

Folco si passò la mano sinistra sulla fronte imperlata dal sudore, indeciso sul da farsi. Sbuffò un poco e poi fece qualche passo in direzione della cella dello scheletro. Sussurrò a Druk che lo osservava "Meglio di niente..." e iniziò ad armeggiare con la spilla anche sulla serratura di quella cella. Scassinata anche quella, entrò e prese quel che rimaneva delle ossa lunghe dello scheletro (tibia, omero o femore); un osso fu dato a Druk e un altro lo tenne per sé, entrambi gli oggetti con punte aguzze su un lato.
"Ora...direi di andare verso l'uscita e tentare..." disse risoluto a Druk, che annuì debolmente, "ovviamente lei dovrà fare qualcosa per stordire quegli elfacci lì... e dopo" e tacque abbassando lo sguardo sulle improbabili armi che tenevano in mano," ovviamente ci faremo aiutare anche dal ragnone".
Lo strano terzetto si incamminò in tal modo verso l'uscita, col ragno che li precedeva di qualche passo. I due avanzano lentamente e con cautela per non farsi percepire dai sensi degli elfi.

 

[dixie]

Il goblin annuì

"Pappottolo, adezzo vai li e inizi a ballare davanti ai 'recchieapunta...giri un pò, ti arrampichi attorno e li tieni diztratti! ztai in ocio però, otto oci che non zi za mai!"

dopo tutto è un Ragno, gli dice di distrarli e girarci attorno, magari anche attaccandoli quando meno se lo aspettano.

"io lancia, tu attacca poi io arriva..."

Ecco il piano, in soldoni.

Una volta a tiro, quando saranno pronti, il Goblin proverà ad attaccare la mente dei due Drow con un incantesimo, gli basta distrarli un pò, anche se risultati maggiori sono sempre graditi, come ammazzarne uno o anche due!
Stordirli, in ogni caso, è l'obiettivo che si pone.

 

[Silen]

L'incantesimo di stordimento lanciato da Druk sfortunatamente non sembra avere effetto alcuno.

 

[Ostrègone]

Non vedendo grossi cambiamenti nei due drow, che ogni tanto si scambiavano qualche parola, Folco e Druk rimasero piuttosto delusi. "Ormai..." pensò sconsolato Folco. Quando si sentì nuovamente pronto, Folco fece un gesto con la mano sinistra e Druk mandò il ragnone avanti per distrarre i due drow. Il ragno fece un movimento in tondo, poi si arrampicò sulle pareti e infine torno giù. Approfittando di ciò, i due compari si avvicinarono furtivamente, con quei loro oggetti in mano, pronti a essere usati.

 

[Silen]

Le due guardie osservarono con scarso interesse i movimenti del ragno. Da bravi fedeli di Llorathh infatti avevano visto ben di peggio. Per il momento non sembrarono accorgersi dei due piccoletti, uno verde e l'altro no, che si avvicinavano furtivamente armati delle ossa malconce di un precedente prigioniero...

 

[dixie]

Il Goblin ordina al Ragno di salire sul soffitto, quindi passare praticamente sopra la testa di uno dei Drow e lasciarsi cadere su di esso per attaccarlo al volto/testa. Un morso e poi iniziare a scappare per tutto il suo corpo.

mentre il Goblin fa un cenno al compare di malefatte, senza dire nulla e....una volta che il Ragno agisce e - si spera - crei un attimo di scompiglio tra i due, il Goblin si farà avanti furtivo per andare a menare il Drow rimasto.
Si spera nell'Halfling, che il Goblin è un Mago e di forza ne ha pochetta.

 

[Ostrègone]

Folco diede il suo assenso alle mosse che Druk impartiva al ragnone. Era ormai questione di istanti; uno di questi sembrò all'hobbit interminabile...fissava Druk ma la sua mente era rivolta tutta agli ultimi anni della sua strana vita. Si sentiva un hobbit molto diverso dal giorno in cui aveva lasciato la Contea e provò un po' d'orgoglio di fronte alle prove che aveva fin lì superato; "presumibilmente questa sarà l'ultima" pensò fra sé in modo pessimistico e rivolse a Druk un insolito sguardo d'affetto - non potendo fiatare e salutarlo - , quello che forse sarebbe stato l'ultimo sguardo al goblin.
Dopo che Druk si mosse, Folco lo seguì altrettanto furtivamente e, visto che non poteva arrivare a colpire il capo dell'elfo per via della propria statura, da dietro, tirò dapprimaun calcione negli zebedei del loro aguzzino e poi cercò con quanta più forza possibile di ferire con quel frammento d'osso infilandolo nelle carni meno protette dell'elfo.

 

[Silen]

Per un attimo sembrò che la distrazione fornita dal ragno e l'attacco a sorpresa dell'hobbit avessero successo, poi però il drow alle prese con l'aracnide se ne liberò gettandolo da una parte rifilando poi un'energica botta col piatto della spada sulla testa di Folco. Poco dopo i due elfi scuri si diressero su Druk che fu a sua volta pestato di santa ragione, dopodichè i due vennero nuovamente trascinati nelle celle e questa volta incatenati mani e piedi. Il tentativo di evasione finì così piuttosto miseramente ma le probabilità di riuscita erano poche fin dall'inizio.
Se non altro i due erano malconci ma ancora vivi....

 

[Ostrègone]

Con un gran dolore per tutto il corpo e un grosso bernoccolo sul capo, Folco sospirò mentre guardava di fronte a sé l'ugualmente incatenato Druk. Fissò a sua volta le proprie catene e le mosse, frustrato in quella cella che sarebbe stata l'ultima loro casa. "Per poco...per poco non ce la facevamo!" e le scosse nuovamente, arrabbiato.
Si riacquetò e come se nulla fosse, domandò a Druk, come se gli fosse venuto quel pensiero all'improvviso: "Ma il ragnone ce l'avrà fatta secondo lei?". Poi sospirò di nuovo e interrogò ancora il goblin: "Visto che fra poco ce ne andremo altrove... ha mica qualche cosa che vorrebbe dirmi?". I grigi occhi del mezzuomo fissavano attentamente quelli del goblin.

 

[dixie]

Il Ragno ritorna da loro, zoppicando malamente e si posa sul grembo di un non messo meglio Goblin, pesto da un occhio.
Il Goblin osserva il compare di sventure e, alla sua richiesta.

"ti ztacco le orecchie..."

ah! l'amore.

"tu e quella tua cicciosità! un Orko mi ci voleva, altro che Pikkoletti cicciosi..."

borbotta il Goblin, storcendo il naso rotto.

"quando noi torna a caza zai io che fare? viene a caza tua e tu offri me Vino di Pikkoletti!"

che intende?

"ah no detto? Waaagh! detto che ze zcappa bene, ze no paga con Pikkoletti, quindi a breve noi liberi..."

forse se lo era dimenticato...

 

[Ostrègone]

Folco strabuzzò gli occhi a sentire quelle ultime parole. "Ma lei mi aveva detto...che il Gran Capo non si sarebbe mosso per nulla al mondo...ma dico io!" e si inalberò un poco "abbiamo rischiato la vita quando potevamo attendere! oioi!" e si calmò dopo quella breve sfuriata.
Poi sorrise un poco, sentendo la speranza scorrergli di nuovo dentro "Aha! Quindi ce la faremo, sìsì; se paga il gran Capo, penso il Conte non sarà da meno, evviva!" e gridò felice mentre le sue urla echeggiavano nelle tristi e buie celle sotterranee.
"Ma sì, quando torneremo a casa le offrirò del buon vino, signor Druk. Parola di Hobbit!" affermò con certezza Folco. "E ci portiamo via anche il ragnone, ormai è nostro compagno!".

 

[dixie]

"Pappottolo è MIO!"

dice il Goblin tutto contento.

"beh non è che Gran Kapo paga, cioè zi...ma zolo perchè altro Mago detto me che Konte e Gran Kapo parlato, quindi Konte aiuta non zo chi a fare non zo che e allora detto che paga perchè Konte detto che da lui Orki e quindi lui dice che Noi diventati utili..."

contorto: Goblin.

"beh prima lui detto che noi zcappa, ze no muore...poi detto che fa niente zcappare, che paga...però detto dopo...zolo perchè io no Criztalli per dire loro che noi fa..."

fa spallucce

"ci fare portare a Zud? da Mukki? cozi dice loro che tanti Morti-che-Cammina a fonte e noi no può, convince a fare guerra per noi...eh?"

 

[Ostrègone]

Sebbene Folco fosse a fianco di Druk da anni, molte delle sue frasi rimanevano ancora oscure per la sua comprensione. Confuso, dovette impiegare un po' di tempo a capire qua e là ciò che il goblin voleva dire. Infine annuì, dicendo:
"Sì, direi di chiedere di farci portare al confine meridionale di questo postaccio... a Nord quello che potevamo fare l'abbiamo fatto, è ora di tornare al nostro Sud. E passeremo dalla via dei Minotauri, sempre che siano rimasti amichevoli in questi anni. Speriamo di non finire dalla padella alla brace!".