A proposito di amari, racconto un piccolo aneddoto.
Alla cena natalizia aziendale siamo andati in un ristorante di Roma che punta molto sulla qualità generale della roba da bere e da mangiare.
La scelta del ristorante l'abbiamo fatta io e il mio capo, che è colui che mi ha iniziato al bere di
qualità e, appena entrati, siamo rimasti subito colpiti dalle bottiglie di distillati e vini vari che c'erano in esposizione.
Come ho scritto qualche post dietro, aveva anche una bottiglia di Yamazaki, oltre a altri wisky giapponesi e chicche veramente specialissime, tipo un Caol Ila 10 Anni Chieftain's Distil '96 non filtrato a freddo, un dalwhinnie 25 anni (del quale ha detto essere il suo preferito), Talisker 18 anni ecc ecc. Anche sulle grappe aveva roba particolarissima, quasi introvabile, tipo "Donne Selvatiche che scavalcano le colline".
Ecco, su questa grappa vorrei aprire una parentesi. Viene distillata da un certo Romano Levi, che ne fa pochissime bottiglie l'anno e sulle quali mette delle etichette disegnate a mano, a volte anche disegnate in edizioni speciali da artisti vari, tipo Faletti e Paolo Conte. Ogni anno da un nome differente alle grappe che distilla (invecchiate anche 5 anni e più) con disegni differenti e nomi bellissimi alla lina wertmuller. Bottiglie da 150 euro in su eh...
Per farvi capire....
http://www.ebay.it/itm/like/160941300030?lpid=96
Alcuni nomi
Grappa della donna selvatica innamorata del moscato d'asti
Grappa della donna selvatica che scavalica le colline del Barolo
Grappa della donna selvatica che scavalica le colline del Barbaresco
Si dice sia la grappa più buona del mondo, e anche il ristoratore ne parlava quasi commosso e si è stupito moltissimo che la conoscevamo.
Chiusa parentesi.
Parliamo con il ristoratore che, capito che anche noi conosciamo questi bei prodottini e li apprezziamo, si apre e abbandona un pò la rigidità del proprietario di ristorante di lusso e partono le prime battute. Del tipo, parlando del dalwhinnie 25 anni:
"questo è il mio prefetito"
e io: "Ah, non lo conoscevo...quanto viene questo?"
"20 euro"
"beh, 20 euro a bottiglia, buono"
*Risate dal pubblico*
Iniziamo a parlare di abbinamenti da fare durante la cena, vini da mescere (abbiamo preso un morellino di scansano 414, eccellente, ne approfitto per consigliare a chi vuole fare una cena con sapori forti e vuole un rosso veramente veramente veramente buono a un prezzo più che accettabile e di facile reperimento), prosecco di apertura, moscato per il dolce...poi arriviamo all'ammazza caffè. Il gestore, ovviamente, ci dice che i distillati non può metterli nel prezzo totale perchè "come vedete e sapete qui non c'è roba da supermercato".
Noi annuiamo e il mio capo dice "nessun problema, quello che si prenderanno come distillato verrà pagato a parte. Alla fine chiedete chi vuole una grappa, un amaro e segnate".
Alla parola amaro il gestore perde l'allegria e fa: "ehm...gli amari io li tengo dentro la cassa con le bottiglie di vino difettate..."
Ci ha conquistato e abbiamo prenotato definitivamente anche se dovevamo vedere altri 2 ristoranti.
Tra parentesi cena eccellente, vini ottimi e ben abiti, qualità altissima, però al prezzo giusto di una qualità così elevate, e cioè un prezzo che fino a quando paga la ditta ok, altrimenti...devo avere un aumento di stipendio per andarci.