Opere Haiku

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
asd l'origine dell'espressione "fare un culino" è più o meno (auto)biografica, perché ha a che fare con fatti e persone realmente accaduti.
non vuol dire infatti "fare il culo" cioè metterlo in culo, praticare sodomia; vuol dire piuttosto mettere un dito in culo.

tutto cominciò nella piccola città di Siena, in cui c'era una volta una nota zoccoletta adolescente, che finì tra le mani di un ganzo che, mentre amoreggiavano, tentò malandrino di infilarle un dito nel culo.
la giovane , accortasi dell'azione, lo guardò dubbiosa, pronunciando le parole
"ma che mi fai, un culino?"
traslando fantasiosamente la voce "culino" dall'uso del termine "ditalino", riferito com'è noto al masturbare la vagina con le dita.

il ragazzo raccontò a tutti i suoi amici, e agli amici degli amici, quel che la tipella gli aveva detto, e in breve tutti gli adolescenti di siena conoscevano la frase
"ma che mi fai, un culino?"

anni dopo ho avuto a che fare con quella ragazza, e ovviamente appena mi fu possibile cercai di farle un culino (anche per vedere se c'era margine per del sesso anale).
lei si ritrasse quasi arrabbiata, e dopo averla sollecitata mi spiegò che quel "ma che mi fai, un culino?" l'aveva irrimediabilmente caratterizzata, al di là delle sue intenzioni.
 
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