V'è rimasto solo questo, ossia gioire delle vittorie dei gialli sionisti di merda. Meditate, gente, meditate.
Rebbo, tu (e tanti in Italia) forse non ti rendi conto di una cosa, che spero di chiarire una volta per tutte: noi mensanini non possiamo tifare
veramente questa milano: per noi si tratta di un incubo, tutto un incubo da cui non possiamo svegliarci, e non possiamo non sentirci "depredati" (ormai non più da proli ma da minucci) anche del nostro coach e del nostro roster.
Hai presente Le Iene di Tarantino, quando c'è Tim Roth sanguinante sul sedile posteriore e Harvey Keitel che cerca di consolarlo e di minimizzare? Giustamente, Tim Roth non sente seghe e gli urla "STO MORENDO! STO MORENDO CAZZO!"
Ecco: noi siamo quel Mr. Orange, che non sente seghe perché sa di morire.
Noialtri abbiamo bene in mente questa successione di fatti:
- a giugno 2012, il Minucci dice che per il futuro servirà ridurre le spese causa fine dell'idillio con MPS; pianigiani intanto va via e un'era finisce, si affaccia banchi come capocoach e una nuova squadra da scoprire;
- nel 2012-2013 la squadra è un "mucchio selvaggio", vince la coppa italia da underdog, dà spettacolo in eurolega e vince un altro scudetto
- nel frattempo, da dicembre 2012/gennaio 2013 (non appena la Gdf comincia l'indagine "Time Out") il Minucci comincia a dire che per la Mens Sana non si tratta più di trovare i soldi per vincere, ma di trovare il modo per "sopravvivere" (e nessuno capiva il perché di tanto catastrofismo)
- secondo quanto detto dai diretti interessati, già da febbraio 2013 (mentre vincevamo la coppa italia) il Minucci aveva fatto capire a Banchi di non poterlo confermare e di doversi trovare un'altra squadra
- a giugno 2013, dopo l'ottavo scudetto consecutivo (uno dei più belli) il Minucci dice che non ci sono soldi manco per mangiare, e la squadra viene smantellata nonostante i contratti fossero stati fatti per durare (vedi moss e hackett che avevano un biennale)
Il concetto per noi è chiaro: Milano ha ereditato (causa decesso, in una sorta di trapianto d'organi figurato) il cervello, i muscoli e il cuore della nostra squadra. E' evidente per noi che, se non ci fosse stato il gran bordello che ci condurrà all'inferno, quella squadra sarebbe ancora a Siena, in una continuità di stile, gioco e mentalità che invece è stata estirpata, amputata, violentata.
La colpa non è di Milano, ma non ci potete chiedere di essere contenti per voi, perché sarebbe come chiederci di diventare amici con quello che ci ha inculato la ragazza: certo, è lei che è una troia, ma a livello sentimentale non puoi non sapere che è naturale sperare che a lui gli venga un infarto, che non siano felici insieme ecc.
Insomma: lasciateci almeno sperare che le cose vi vadano male, perché è tutto quel che ci è rimasto. Noi senesi ne abbiamo veramente il diritto.