Toga!
Chosen one
Il punto principale è che con questa "combo riforma + legge elettorale" la rappresentazione popolare rischia di essere tradita se un partito al 30% alla fine ottiene il 51% dei seggi.
Che poi è il principale motivo per il quale stanno tutti a rompere il cazzo, altro che mon0 o bicamera, non gliene frega un cazzo quasi a nessuno del numero di camere.
Ma come già detto, io voglio accettare il rischio in cambio di + governabilità e velocità delle riforme. Mi sto sempre più convincendo che è meglio un governo degli improponibili 5 stelle, che continuare con questa non-via.
Sarebbe bella qualche modifica, ma sono molto pessimista, è notizia di oggi che la data del referendum sarà decisa il 27 settembre al consiglio dei ministri.
Purtroppo sono molto pessimista anche sulla vittoria del SI.
temo sia assai velleitario confidare in un assetto istituzionale per ottenere "buona politica".
per la "buona politica" serve la buona programmazione, che è scomparsa sostituita dai tweet e dal leaderismo personale di OGNI SINGOLO movimento politico oggi in Italia.
cmq essendo segretario di un circolo microbico del Pd, e non avendo voluto buttarla in politica per non assomigliare all'attuale segretario/premier (io non ho bisogno di votare NO a un referendum per sentirmi in contrapposizione interna e democratica con lui) o peggio ai vari Dibba, Brunetta, Meloni etc. ritengo che gli italiani debbano leggere la Costituzione prima e la riforma dopo e decidere. Se qualcuno ha un orientamento più centralista, suggerisco di votare SI. Se qualcuno non ha ancora rinunciato alla repubblica federalista in senso amministrativo e non culturale, allora meglio forse votare NO visto che su certe materie le regioni verranno ingabbiate nei meccanismi di un senato che cmq sta a Roma e ne subirà inevitabilmente la forza di gravità, su logiche politiche nazionali. In altre parole: deve decidere il popolo secondo la Costituzione, senza essere tirato per la giacchetta da un parlamento che, secondo il mio onesto e franco punto di vista, non ha ancora capito dopo 70 anni, che la Costituzione non è progettata per essere cambiata andando a cercare le maggioranze come le si cerca per la fiducia ad un esecutivo. In questo c'è un'ignoranza diffusa, accettata ed anzi, richiesta dal popolo, che mi fa orrore.