Mikhail Mengsk
MSPAINT OVERTYRANT
Cristo santo, gli Uragan.
Mancano solo gli Smersh, i Msta e i T-90 ormai.
Mancano solo gli Smersh, i Msta e i T-90 ormai.
sta andando tutto a troie
Finché saremo venti stronzi con venti voci e venti interessi diversi sarà sempre e ovunque colpa nostra.Un'espansione non ha senso. La NATO possiede 3.370.000 soldati, la Russia 760.000.
Quello che può succedere al massimo è una campagna asimmetrica con uso di attacchi terroristici ma è un'ipotesi vicina allo 0%.
Ripeto, il problema non è il conflitto in se per se ma le sue conseguenze politiche.
Ah comunque per me da un punto di vista morale è colpa nostra
probabilmente veramente poco.mi vengono i brividi solo a pensare cosa sarebbe potuto succedere con un ue unita in una situazione come questa, io mi tengo i venti stronzi
Io non l'ho ancora letto (come la maggior parte degli articoli che consiglio ) ma su foreign affairs viene offerta una lettura della crisi ucraina diversa da quella dell'UEUn'espansione non ha senso. La NATO possiede 3.370.000 soldati, la Russia 760.000.
Quello che può succedere al massimo è una campagna asimmetrica con uso di attacchi terroristici ma è un'ipotesi vicina allo 0%.
Ripeto, il problema non è il conflitto in se per se ma le sue conseguenze politiche.
Ah comunque per me da un punto di vista morale è colpa nostra
Io non l'ho ancora letto (come la maggior parte degli articoli che consiglio ) ma su foreign affairs viene offerta una lettura della crisi ucraina diversa da quella dell'UE
http://www.foreignaffairs.com/artic...&sp_rid=bWFyYnJ1QG1haWxib3gubGFzdGFtcGEuaXQS1
L'articolo linkato da vallo spiega molto bene.In che senso é colpa nostra
Seguo in maniera molto superficiale la politica estera, ma mi pare che si Foreign Affairs ad ammettere questo sia "interessante".Quello che tutti sapevamo ma pochi dicono. non è una novità.
In che senso é colpa nostra
Uno su tutti, premesso che posso sbagliarmi quindi non lo dico arrogantemente, qualcuno ha sentito parlare dalla Mogherini (risate registrate) del problema Libia?
leggi l'articolo di vallo, ci sono tutte le risposte alle tue domande.Mah, con tutto il rispetto io trovo che sia molto eurocentrica l'idea che tutto venga e discenda dalla nostra volontà e dai nostri rapporti con la russia, senza considerare le dinamiche interne ai paesi che confinano da secoli con l'orso russo e i rapporti tra questi paesi e l'orso stesso.
L'idea di "interesse nazionale" della Russia è ed è sempre stata strettamente imperiale nel senso classico del termine. Nel momento della dissoluzione dell'impero sovietico diversi pezzi conquistati spesso manu militari sono andate a cercare protezione da chi credevano potesse dargliela, e sinceramente visto quello che é successo a nel caucaso e a Moldavia, Georgia, e oggi Ucraina mi pare abbastanza nelle cose dire che la storia gli ha dato ragione. L'assegnazione di una " sfera di influenza" che spetterebbe di diritto "a divinis" a questo o quel paese riconduce direttamente a concetti come lo "spazio vitale" e a Budapest 56 o alla primavera di Praga e prescindere da quello che pensa la gente dei paesi assegnati a questa o quella sfera d'influenza. Tutta una serie di paesi negli anni novanta sono andati naturalmente e in maniera storicamente logica verso l'occidente, visto che ogni qualche decade da alcuni secoli le aspirazioni imperiali russe portano a episodi come quello di questi giorni. Mi pare un'illusione credere che in assenza di relazioni stretta con l'occidente la Russia autoritaria ultranazionalista e militarista di Putin non avrebbe cercato di ricostruire l'Impero che fu.
Semplifichiamo.
La lituania è stata invasa e annessa alla russia quante volte negli ultimi 3 secoli? con quali metodi? e voi vorreste dire che loro non avevano il diritto di andare a cercare qualcuno che ne garantisse l'indipendenza perchè erano nella "naturale sfera d'influenza" della russia?
In europa dell'est ci si chiede già chi sarà il prossimo, mi pare molto riduttivo stare qua a fustigarsi su quanto stiamo cattivi, quella con cui ci confrontiamo è sostanzialmente una dittatura, turbo-capitalista, autoritaria, violenta, imperialista nel senso ottocentesco del termine.
La stessa rivolta di Maidan è secondo me troppo spesso e troppo semplicisticamente derubricata a sommovimento esogeno, quando in realtà innumerevoli fattori indicano il contrario. L'Ucraina è uno stato sostanzialmente fallito dal punto di vista economico, e pertanto attraversato da almeno un decennio da fortissime tensioni politiche e sociali prima ancora che etniche e linguistiche. In piazza a Kiev c'era una generazione di giovani che vede da una parte la Polonia che da quando è entrata nel mercato comune europeo è diventata il più ricco dei paesi ex sovietici, e dall'altra la bielorussia, il classico satellite di Putin, in cui gli unici che traggono vantaggio dall'alleanza sono un ristretto gruppo di politici, come ai tempi del soviet. Le due proposte sul tavolo erano da una parte l'ingresso nel mercato comune europeo che avrebbe significato una spinta per l'economia ucraina senza precedenti, e dall'altro l'ingresso nel mercato comune russo che avrebbe significato un vantaggio sopratutto per la russia, assieme all'acquisto di un significativo stock di titoli di stato che avrebbero ancora di più indebitato l'ucraina col suo maggior creditore e non avrebbero cambiato di una virgola la tendenza del paese, infine la Russia per il "salvataggio" chiedeva il controllo totale della più grossa e strategia infrastruttura ucraina non militare, e cioè i gasdotti. Il motivo principale per cui l'Ucraina non è entrata nell'UE a mio modo di vedere è che gli oligarchi vicini al potere (sia che si parli dei governi Yushenko che Tymoshenko) hanno più vantaggi nel sistema meno rigido, meno controllato, vagamente mafioso in cui si muovono i pari ruolo russi, piuttosto che nel mondo di regole, regolamenti e riforme che chiedeva l'UE. Lo stesso governo Yushenko è caduto non per l'intervento di qualcuno, ma perchè partendo da una posizione di già scarsa legittimità (yushchenko aveva vinto in passato elezioni in cui erano stati riconosciuti brogli, e veniva dal caso tymoshenko in cui con accuse rivedibili i pricipali avversari politici erano stati incarcerati), e con il 48% dei consensi, non è stato in grado di gestire il montante malcontento delle regioni occidentali (ma non è che la sua popolarità fosse a oriente alle stelle) che è sfociato in manifestazioni di piazza che si è preteso di soffocare come Putin fa abitualmente, con la forza bruta, gli arresti arbitrari, le perquisizioni intimidatorie. Yushenko è caduto sui morti in piazza, non per la longa mano di qualcuno. Infatti non è che una volta dimessosi si è rifugiato a Donetsk, è andato all'estero, perchè la legittimità del suo governo era compromessa a livello nazionale, tanto che il candidato del suo partito alle elezioni successive ha basato l'intera campagna su cosa avrebbe fatto di diverso da Yushenko e su cosa Yushenko non aveva fatto e avrebbe dovuto fare.